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Lungolago Como, l’amara scoperta di Giuseppe: i cassoni delle paratie perdono già i pezzi

Innanzitutto, merito a chi ha segnalato: Giuseppe Catania, comasco che conosce come le sue tasche tutta la zona di Sant’Agostino e viale Geno. E poi, purtroppo, il nocciolo della sua scoperta, che lo stesso Catania commenta tra amara ironia e sconforto: “Certo che adesso i lavori li fanno proprio bene. Queste sono le nuove paratie sul Lungolago Trieste, sembra “solo” che si siano già un po’ rovinate”.

E purtroppo ha pienamente ragione, sebbene il fatto sia abbastanza incredibile. I rivestimenti che coprono i pannelli sotto cui si nascondono letteralmente i panconi antiesondazione pronti a uscire in caso di lago alto stanno già perdendo i pezzi.

O meglio, sembra quasi che si “sbuccino” lasciando vedere il metallo grezzo sotto.

Un pessimo effetto, tenendo anche conto che proprio quella zona fu tra le prime a essere finite con addirittura una dimostrazione sul campo del funzionamento delle paratie.

Era soltanto il 20 settembre 2021, molto meno di un anno fa. Decisamente troppo poco per un effetto del genere, a prima vista.

VIDEO Paratie, oggi primo test: ecco un assaggio del sistema. Sertori: “Veloci, comode da montare e non si vedono”

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8 Commenti

  1. Le persone non sanno x che la lamiera si sbuccia, chi non è del settore queste cose non le sa, si sbuccia x ché dopo essere state zincate a caldo a lungo andare col caldo si sbuccia, ecco x che la vernice dura poco.
    L’unica soluzione sarebbe o solo zincate, se no tutto acciaio, solo che a farli d’acciaio a un altro costo.

  2. Ma perché permettono alla gente di camminare sopra a questo orgoglio dell’ingegno comasco? La barriera insormontabile che ci proteggerà dalla furia delle acque! Che verrà eretta alla bisogna dal tecnico comunale con il giraviti comunale!
    Sciagurati o voi che le danneggiate con le vostre suole!

  3. Purtroppo ci si ritrova di fronte alla cattiva gestione della “cosa pubblica”. Ormai il cittadino è anestetizzato? Pare di so. Tanto da non poter più pensare di poter vivere in una città che ha perso smalto e soprattutto dignità ed orgoglio. Spero si possa combattere contro l’ormai inqualificabile degrado in cui versa la città avvalendosi di una gestione consapevole e giusta non dedita ai propri profitti.

  4. “La gatta frettolosa fa i gattini cechi” e non è questo il caso, visto gli anni con lavori in corso
    “Chi più spende meno spende ” direi che nemmeno questo può andare. Ma quindi ????

  5. Quella striscia di asfalto a destra è un coronamento dell’opera: un lavoro “fai da te” alla meno peggio. Chi è il responsabile dei controlli su qualità del materiale, capacità di applicazione dello stesso, competenze sufficienti da parte del personale addetto, svolgimento accurato e attento dei lavori? Nessuno responsabile?

  6. pretendere di mettere una vernice sull’acciaio al sole dimostra il grado di competenza della ditta che ha svolto i lavori ma sopra tutto dei controllori che come al solito sono assenti.

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