La nuova stagione invernale è ormai prossima e, dopo lo stop causato dal Covid l’anno scorso, la voglia di ripartire è più forte che mai. Una voglia alimentata anche dagli importanti sostegni e provvedimenti introdotti da Regione Lombardia, che in questi mesi ha lavorato per consentire ai territori montani di ripartire al meglio, come ha spiegato l’assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli comuni, Massimo Sertori.
I provvedimenti di Regione per la montagna
Regione Lombardia ha recentemente stanziato 18 milioni di euro per i territori della Valtellina, un contributo importante che andrà a sostenere un territorio che ha sofferto molto la pandemia e che ha bisogno di riprendersi e rinnovarsi al meglio soprattutto in ottica turistica …
Esattamente. Nello specifico, si tratta di risorse provenienti dal demanio idrico che, per quanto riguarda la provincia di Sondrio, sono trattenute tutte in provincia e potranno essere utilizzate per investimenti su scuole, strade, ambiente e territorio più in generale. Si tratta di risorse veramente molto importanti, in quanto riusciranno non solo ad aiutare i nostri comuni ma anche a creare delle migliori condizioni per lo sviluppo del territorio valtellinese.
Prossimamente arriveranno anche altre risorse, a fronte delle battaglie che stiamo conducendo sull’idroelettrico. Durante il governo Conte 1 è stata approvata una legge molto importante che regionalizza l’idroelettrico. Regione Lombardia ha legiferato sulla base di questa legge, che però è stata impugnata dal governo Conte 2. In questi giorni stiamo discutendo per rimuovere questo blocco, così finalmente potremo: essere in grado di effettuare il rinnovo delle concessioni idroelettriche e, con esso, attuare delle compensazioni territoriali e ambientali oltre a incassare anche i canoni aggiuntivi. Si tratta di ulteriori altre risorse che si riverseranno su tutti i territori compreso quello della provincia di Sondrio.
Un tema a lei caro per quanto riguarda la montagna sono le infrastrutture e la massimizzazione delle risorse che arrivano dai territori montani, di cosa avrebbero bisogno i territori lombardi in quest’ottica?
L’obiettivo della massimizzazione nell’utilizzo nelle risorse è stato alla base dell’azione di Regione Lombardia, soprattutto nell’ultimo anno, caratterizzato dalla pandemia. Abbiamo voluto cambiare in modo importante il paradigma e il confronto tra le istituzioni dei vari livelli, ovvero tra Regione, comuni e province. Tanto è vero che, come si è visto anche con il Piano Lombardia, le prime risorse sono state destinate ai comuni, lasciando libera scelta ai sindaci su come utilizzarle. Si tratta di un approccio assolutamente innovativo, perché crediamo che le persone che conoscono meglio le esigenze e i bisogni dei territori siano proprio coloro che ne hanno la più profonda conoscenza, che hanno scelto di prestare il loro tempo per dedicarsi alle comunità e alla loro guida, ovvero: i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali. Questa nuova impostazione si è rivelata la direzione giusta e ora ne stiamo raccogliendo i frutti. Grazie ai circa 5 miliardi di euro che abbiamo già stanziato come Regione Lombardia, nel giro di pochi mesi abbiamo aperto oltre 3mila cantieri in tutta la Lombardia. Un aiuto effettivo a contrasto della crisi economica e lavorativa che si è determinata a causa delle misure anti-Covid. Addirittura, mi arrivano da molti comuni segnalazioni che non ci sono sufficienti imprese sul territorio per effettuare i lavori appaltati dai Comuni e finanziati dalla Regione. Mi auguro che questo modello possa essere mutuato anche dal Governo a livello nazionale, magari nello attraverso lo stanziamento delle risorse del PNRR.
I preparativi in vista della nuova stagione invernale
La stagione invernale è ormai alle porte. Le strutture lombarde sono pronte?
Sono certo di sì. Anche in questo caso stiamo dando un aiuto effettivo e una boccata d’ossigeno attraverso gli indennizzi. Tutti ben ricordiamo quanto accaduto l’anno scorso. Il giorno prima dell’apertura degli impianti di risalita, quando tutto era pronto è arrivata la doccia fredda da parte del governo che ha bloccato le aperture per le misure anti-covid. Due giorni dopo abbiamo convocato un incontro con il Ministro Garavaglia e il Presidente Fontana, per trovare il modo di compensare agli ingenti danni che erano stati generati. Devo dire, con soddisfazione, che grazie al lavoro svolto insieme al Ministro e alla Conferenza delle Regioni, in cui Regione Lombardia è stata uno dei traini, quest’anno siamo non solo nuovamente pronti all’inizio della nuova stagione turistica invernale, ma anche pronti a dare indennizzi per oltre 400 milioni di euro alle attività montane per i danni creati nella passata stagione. Di questi, 80 milioni di euro saranno destinati alla Lombardia. Risorse che verranno distribuite ai maestri di sci, alle imprese turistiche e alle Società degli impianti di risalita. Il fatto che arrivino prima dell’inizio dell’attuale stagione invernale è sicuramente una boccata d’ossigeno che permetterà agli operatori di affrontarla con più serenità. Perché sia una buona stagione ora manca solo un elemento: delle copiose nevicate, che speriamo arriveranno presto!
Questi ristori di cui parla sono già partiti?
In questi giorni apriremo la piattaforma online in cui sarà possibile presentare la propria domanda per accedere ai contributi. Nel frattempo, abbiamo già pubblicato la delibera regionale in modo che ognuno possa già vedere e quantificare quanti potranno essere gli indennizzi che gli spettano. Abbiamo cercato di farlo nel modo più oggettivo e semplice possibile, ad esempio: per quanto riguarda gli alberghi abbiamo classificato l’ammontare degli indennizzi da un minimo di 20mila euro ad un massimo di 50 mila euro, in base alle stelle e al numero di posti letto. Crediamo siano risorse importanti che leniranno il problema generato dalla scorsa stagione, e che permetteranno di aprire la nuova stagione invernale con più serenità. Aggiungo che, come Conferenza delle Regioni, abbiamo svolto un lavoro importante anche per quanto riguarda i protocolli di apertura, che prevedono l’utilizzo del Green Pass e gli altri provvedimenti a disposizione. L’obiettivo è da un lato cercare di contenere il problema sanitario, ma dall’altro consentire alle attività economiche di poter operare al meglio.