Si chiude l’ultima tranche della maxi-inchiesta sulla tangenti e corruzione che ha visto coinvolti professionisti di grido e funzionari del Fisco a Como.
Parliamo della vicenda che ha già registrato una ventina di patteggiamenti.
Oggi l’avviso di conclusione della seconda parte di indagini, e di parte della prima per quanti non hanno scelto la via del patteggiamento. Ora gli indagati, ricevuto il documento, hanno 20 giorni di tempo per farsi interrogare o presentare una memoria difensiva per controbattere alle accuse. Quindi si deciderà per l’eventuale rinvio a giudizio.
La novità è che ci sono 14 nuovi nomi nel fascicolo, tra questi otto commercialisti, due funzionari dell’Agenzia delle Entrate, fiscalisti e ragionieri. Tutti accusati di corruzione. Il loro coinvolgimento arriva dopo l’arresto di Roberto Colombo (anch’egli funzionario del Fisco) che durante gli interrogatori non solo ha confessato ma ha anche fatto riferimento ad alcune attività svolte per gli indagati.
In sostanza, sarebbe stato pagato per seguire pratiche di successione. Un secondo lavoro in nero come consulente effettuato però utilizzando le banche dati dell’Agenzia, di qui l’accusa di corruzione.
A oggi le persone ancora coinvolte dalle indagini sono 30, oltre a due aziende. Come si ricordava sopra, circa 20 imputati nel corso del tempo hanno deciso di patteggiare.