Maxi vertice in prefettura a Varese per la delicata vicenda dell’ex caserma dei carabinieri di Fornasette, che potrebbe essere utilizzata come centro di accoglienza per richiedenti asilo. L’idea che, se confermata, dovrebbe concretizzarsi entro la primavera, ha fatto nascere pesanti polemiche da entrambe le parti del confine (qui tutti i dettagli).
Diverse le voci, sia provenienti dal mondo politico che degli abitanti, timorosi per la creazione di un centro per asilanti a ridosso del valicho di Fornasette in territorio del comune di Luino. Valicho non presidiato.
La discusisone si è poi estesa anche all’Italia e per la precisione a Luino dove la minoranza in consiglio comunale (Centrodestra e Azione Civica) ha richiesto un consiglio ad hoc per informare la cittadinanza.
Ora arriva la convocazione da parte della prettura di Varese per il 21 febbraio di una riunione tecnica cui il prefetto Rosario Pasquariello ha invitato le parti interessate, oltre alle istituzioni cantonali.
Il Comune di Luino, si apprende da VareseNews era stato informato dalla prefettura di Varese «circa un anno fa» della decisione sull’ex caserma di Fornasette. Dopo quei contatti sono stati realizzati alcuni sfalci d’erba su ordine della proprietà (dunque il demanio dello Stato). Ma il sindaco non ha ricevuto comunicazioni ufficiali sullo stato di avanzamento dei lavori.
Alla riunione parteciperà il responsabile della cooperativa che gestirà il centro di accoglienza in allestimento oltre al direttore del dipartimento delle Istituzioni del Canton Ticino Norman Gobbi e forse il sindaco di Tresa.