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Impossibile tenere il metro di distanza in piazza, ma Confesercenti stronca il mercato di Erba a Lariofiere

Difficile, se non impossibile, mantenere il salvifico metro di distanza anti Covid-19 tra una bancarella e l’altra e tra i clienti degli ambulanti. Dunque a Erba il sindaco Veronica Airoldi sta pensando a un trasferimento altrove del commercio all’aperto, rispetto alla storia Piazza Mercato. Tra le ipotesi, Lariofiere.

Un’ipotesi che però viene stroncata da Confesercenti.

“Chiediamo alla amministrazione di Erba di aprire un confronto: il Mercato storico della città non può essere confinato nell’area vicino Lariofiere dove, una volta posizionati i 150 operatori, non rimangono posti auto per i clienti, non vi sono servizi igienici né le colonnine per la corrente elettrica”, afferma Antonio Boglioni, il rappresentante dell’associazione in Commissione Commercio a Erba.

“Una dislocazione del genere – sostiene – sarebbe estremamente penalizzante per gli anziani erbesi che sono soliti arrivare a piedi al mercato cittadino. Il Mercato attuale ha di fatto un entrata dove ci sono Bcs e NaturaSì e un’uscita dove c’è la polleria: gli ingressi possono essere sorvegliati e contingentati, nel rispetto delle indicazioni che verranno dettate da Regione Lombardia”.

“Se proprio dobbiamo ragionare su una nuova area mercatale, questa dovrà essere sempre nel centro di Erba, come ad esempio ipotizzato qualche anno fa nell’area dismessa ex Gasfire, la quale necessita però di essere adattata e attrezzata per ospitare i banchi – conclude l’esponente di Confesercenti – Non siamo prevenuti su nessuna soluzione intelligente che salvaguardi la storicità del mercato e la sua accessibilità in centro città, senza fare l’ennesimo regalo alla grande distribuzione: ripeto, apriamo un serio tavolo di confronto e dialoghiamo per trovare una soluzione condivisa da tutti”.

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