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Como soffoca nel traffico, a Lugano ok definitivo alla maxi metropolitana tram-treno. Rivoluzione fra Ticino e Varese

Mentre Como, proprio in queste settimane, soffoca in un traffico devastante, anche a causa dei lavori con relative restrizioni sull’Autostrada A9 verso il confine, a Lugano arriva il via libera definitivo per il nuovo sistema di trasporto metropolitano basato su tram-treno (evento che peraltro segue di pochi giorni l’annuncio sulla metrotranvia Milano-Desio-Seregno). Una rivoluzione della mobilità che intende ridefinire l’agglomerato urbano di Lugano, andando a connettere come mai prima d’ora il Basso Vedeggio, il Malcantone e il centro città di Lugano, promettendo una frequenza delle corse nelle ore di punta di ogni 5 minuti tra il comune di Bioggio e Lugano, di ogni 10 minuti tra il comune di Manno e Lugano e ancora di ogni 10 minuti tra la varesina Ponte Tresa e Lugano (nelle ore di morbida ogni 15 minuti Ponte Tresa-Lugano, ogni 30 minuti Manno-Lugano). QUI TUTTO IL PROGETTO.

Il tutto su mezzi lunghi 45,4 metri, larghi 2,4 metri, per una capacità totale fino a 600 passeggeri, in doppia composizione.

Ora scatterà la progettazione esecutiva, mentre i lavori inizieranno verosimilmente a partire tra 2024 e 2025 per durare circa 8 anni. La parte più importante del lavoro sarà lo scavo della galleria di Breganzona (qui sotto).

Tornando alla svolta delle ultime ore L’UFT – autorità competente in materia di vigilanza, finanziamento, gestione e regolamentazione per i settori quali ferrovie, autolinee, impianti a fune e navigazione – ha infatti approvato i piani del progetto RTTL. La decisione arriva al termine di una procedura avviata a metà 2020, durante la quale l’UFT ha verificato in dettaglio che il progetto rispettasse le prescrizioni tecniche, i diritti delle parti interessate e le disposizioni della legislazione federale in materia di pianificazione del territorio, di protezione dell’ambiente, della natura e del paesaggio. La decisione dell’UFT rappresenta un passo fondamentale nel percorso procedurale dell’opera in quanto ne autorizza a tutti gli effetti la costruzione.

La fermata Lugano-Stazione

I dettagli dell’approvazione del progetto RTTL sono stati presentati durante la conferenza stampa tenutasi a Lugano in presenza di Claudio Zali, Direttore del Dipartimento del territorio e attuale Presidente del Consiglio di Stato, Michele Foletti, Sindaco di Lugano, Clarissa Indemini, Presidente del CdA delle Ferrovie Luganesi SA (FLP) e Ivan Continati, Capoprogetto del Piano dei trasporti del Luganese (DT).

QUI TUTTO IL PROGETTO

La RTTL ambisce a connettere Basso Vedeggio, Malcantone e centro di Lugano, andando a ridefinire in modo importante l’intero agglomerato urbano. La futura rete ferrotranviaria prevede, oltre al mantenimento in esercizio della linea esistente tra Ponte Tresa e Bioggio, la creazione di due nuovi collegamenti, verso Manno-Suglio e verso il centro di Lugano, attraverso la realizzazione di una galleria che connetterà la piana del Vedeggio con la Stazione FFS di Lugano e il centro città. L’opera, come sottolineato, permetterà di dimezzare i tempi di percorrenza e porterà dunque a vivere il territorio in modo più efficace e sostenibile.

Il tram-treno a Manno

 

 

 

È stato altresì illustrato il lavoro di conciliazione svolto negli ultimi anni con lo scopo di accogliere le varie richieste degli opponenti. Un lavoro che, grazie a numerosi incontri (ca. un centinaio) ha portato a ridurre le 115 opposizioni a poco più di una decina. È dunque possibile affermare che il progetto è di fatto condiviso dalla quasi totalità di quegli attori – privati cittadini e aziende – che, dopo aver legittimamente presentato un’opposizione, hanno deciso di ritirarla, riconoscendo i benefici diretti e indiretti a favore della collettività.

Il tram-treno a Lugano, fermata Cappuccine

L’opera gode dunque di grande consenso a tutti i livelli: voluta da Cantone e Comuni, la RTTL ha ricevuto l’approvazione necessaria da parte della Confederazione, la quale, non va dimenticato, contribuirà anche in modo importante al suo finanziamento con circa 290 milioni di franchi sui circa 418 preventivati per la nuova infrastruttura ferrotranviaria. Il preventivo complessivo di tutte le opere contemplate nel progetto pubblicato del 2020 (compresi quindi anche la nuova officina FLP, il Sottopasso pedonale di Besso e il P&R Suglio) ammonta a circa 514 milioni di franchi, finanziati, appunto, in buona parte dalla Confederazione, dal Cantone e dai Comuni, e dalla stessa FLP.

Il tram-treno a Bioggio

Per quanto riguarda le tempistiche, prende il via ora la fase di progettazione esecutiva, nonché la predisposizione per le procedure espropriative e di appalto.

Il tram-treno verso Ponte Tresa (Va)

Si prevede dunque l’inizio dei lavori preparatori a partire dal 2024/2025 a seguire poi, i lavori principali (con lo scavo della Galleria Breganzona in particolare) per una durata di circa 8 anni. Come sottolineato durante la conferenza stampa, tali tempistiche sono soggette a variazioni a causa della possibilità di ricorso, che potrebbe allungare ulteriormente l’iter del progetto.

QUI TUTTO IL PROGETTO

Nella conferenza stampa si è infine ricordato come la RTTL rappresenti un’opera di interesse cantonale, che permetterà di segnare una nuova epoca di sviluppo per la mobilità del Luganese e non solo, andando ad abbattere in modo significativo gli attuali disagi legati alla mobilità, a favore di una migliore qualità di vita per tutti i cittadini.

Qui si dibatte dei passaggi a livello, a Milano via alla maxi metrotranvia che arriverà alle porte del Comasco

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7 Commenti

  1. Caro Clark Kent, Como ha smesso di sognare da almeno 20 anni e non mi pare che ci siano segnali incoraggianti in tal senso.
    Lo dimostrano sia la politica locale, fatta solo di beghe e dispettini, e quella regionale, che mette sempre in prima posizione la parte est della Lombardia.

    1. Sono d’accordo, arrivati a questo punto ci limitiamo a vivere una ordinaria, quotidiana ed evanescente amministrazione, godendo e masturbandoci a tratti dei successi altrui. Dallo stadio alla metrotramvia, dal museo alla ciclovia.

  2. I nostri COMPETENTONI si rendono conto dei costi economici che producono alle imprese i tempi biblici di percorrenza grazie ai GENIALI LAVORI CHE VENGONO FATTI????
    LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI È CASUALMENTE SEMPRE PIÙ CONCENTRATA IL LUNEDÌ E IL VENERDÌ OVVIAMENTE MAI DI NOTTE.
    I CANTIERI SONO SEMIDESERTI O PROPRIO DESERTI PER ORE, GIORNI.
    A PENSAR MALE…..
    Ed ecco spuntare magicamente la panacea di tutti i mali…. la ferrotranvia che ha Como si vuole fare da decenni MA NON SI DICE CHE COSTEREBBE 700.000.000 SETTECENTO MILIONI!!!!

  3. “Maxi metropolitana” davvero no. Varese non c’entra niente.

    Vi suggerisco io il titolo corretto: “A Lugano ok definitivo alla rete del tram-treno. La Ferrovia Lugano – Ponte Tresa servirà anche il centro città”.

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