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Minacciato col coltello alla stazione e poi portato nel parco per la rapina: in tre denunciati a piede libero

I Carabinieri di Fino Mornasco, a conclusione di un’articolata attività investigativa, condotta mediante l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata, la raccolta delle testimonianze e l’analisi dei tabulati telefonici, hanno denunciato in stato di libertà tre ragazzi, due maggiorenni e un minorenne, tutti di origini straniera, ritenuti responsabili a vario titolo di rapina aggravata in concorso, porto di armi od oggetti atti ad offendere, sequestro di persona, estorsione e ricettazione.

L’attività investigativa dei militari di Fino aveva inizio verso la fine di gennaio di quest’anno, dopo che un ragazzo denunciava di essere stato rapinato da due giovani di origine straniera alla Stazione Ferroviaria di Fino Mornasco, appena sceso dal treno proveniente da Milano e in pieno giorno. L’evento aveva destato molta preoccupazione nell’opinione pubblica, per via della violenza e della spregiudicatezza con cui veniva commesso il reato.

Secondo il racconto della vittima, due giovani di origini straniera sotto minaccia di un coltello lo obbligavano a raggiungere il vicino Parco Comunale, poco distante dalla Stazione Ferroviaria, dove si sarebbero fatti consegnare un costoso telefono cellulare e sempre sotto minaccia, gli avrebbero estorto il codice di sblocco, sottraendoli anche gli auricolari.

Attraverso un’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza comunale e della Stazione Ferroviaria, sono stati ricostruiti con dovizia di particolari i vari momenti in cui il giovane era stato rapinato e minacciato. L’esame dei tabulati telefonici ha poi permesso di ritrovare il cellulare, in quel momento in uso a un 18enne di origini albanesi, denunciato per ricettazione. A conclusione delle varie attività di polizia giudiziaria il cellulare veniva restituito alla vittima.

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2 Commenti

  1. Tre delinquenti che meritano il carcere: piede libero? Cambiamo le leggi, tanto questi non cambiano ce l’hanno nel sangue..e io che pensavo fossero i soliti norvegesi svedesi e finlandesi..

  2. Bravi sempre così denuncie a piede libero così possono intimidire le vittime e perpetuare il reato. La politica dell “cadrega calda e il piatto pieno” deve finire è ora che si affrontino i veri problemi con cui i cittadini si devono confrontare tutti i giorni.

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