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Stazione unica di Camerlata: 4 mesi dopo ancora caos e multe. Il giallo sull’arrivo del pagamento

Il parcheggio della stazione unica di Camerlata è una giungla. Raffica di multe“. Così titolavamo l’11 novembre scorso per inquadrare la situazione della nuova area di sosta a servizio dello scalo ferroviario che unisce le Nord con le Ferrovie dello Stato. La situazione era effettivamente più che caotica: auto fuori dagli spazi bianchi ovunque, visite quotidiane della Polizia locale, tergicristalli pieni dei temuti (e salati) foglietti bianchi. Quattro mesi dopo è cambiato qualcosa? Decisamente no.

Come testimoniano le foto che pubblichiamo – scattate tra mercoledì e venerdì scorsi – l’anarchia regna ancora abbastanza evidente nel parcheggio.

Le vetture che arrivano dopo l’orario di punta, ossia soprattutto dopo che i treni del primo mattino che portano i pendolari verso Milano sono già passati, il posteggio è già completamente pieno. E a quel punto scatta la caccia agli spazi irregolari ma in qualche modo sfruttabili.

Risultato: vetture davanti alle scale, affiancate alle altre auto in sosta ma fuori dalle strisce bianche, soste creative in anfratti angusti e naturalmente corollario inevitabile di multe.

Per porre un fine alla situazione, ma anche per garantire una maggiore rotazione (benché con un’utenza spesso quasi costretta alla sosta lunga) il Comune annunciò la prossima trasformazione degli stalli da bianchi a blu, cioè a pagamento. Il sindaco Alessandro Rapinese, in consiglio comunale, fece anche qualche prima ipotesi sulle tariffe possibili da applicare (qui l’articolo).

Una strada che però potrebbe essere resa meno semplice del previsto per gli accordi presi a suo tempo dall’amministrazione con la Regione che finanziò in parte l’opera e con cui venne convenuta la gratuità degli stalli. Dunque il passaggio alla tariffazione con parcometro potrebbe non essere così semplice o almeno non immediato. E infatti, dall’autunno scorso, dell’introduzione del pagamento non si è più parlato, mentre confusione e sanzioni sono proliferate.

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14 Commenti

  1. Michela forse ha ragione o forse è anche e vero che viviamo in un paese di individualisti che pensano di essere soli al mondo. C’è chi molla li la macchina per giorni senza neppure prendere il treno “perchè tanto è gratis”. Prr non parlare del fatto che NESSUNO ha il buon senso di andare in stazione con una macchina sola a turno col vicino/collega/compagno di università risparmiando carburante, traffico e inquinamento.

  2. Intanto poi le mettono nei prati di via Roncoroni..ma avrebbe senso spianare il vecchio tracciato FS in via Scalabrini sud e fare ulteriori parcheggi invece di vedere auto parcheggiate sulla collinetta

  3. Signora Michela, alla luce della Sua genialità progettuale, suggerisca, indichi, reperisca nuovi spazi per creare nuovi parcheggi in una zona già congestionata e difficile dal punto di vista orografico e reperisca anche le risorse per costruirlo . (chissà come mai tutto sti geni che la sanno lunga su come si amministra stanno alla tastiera e non nelle istituzione. haa a saperlo!)

  4. e’ davvero da m**** (passatemi il termine) multare chi parcheggia fuori dagli stalli. Non creano alcun intralcio, disguido o problema di sicurezza. E’ un accanimento violento da parte della polizia locale.

  5. Ma fare invece un mea culpa, perché il parcheggio progettato è sottostimato rispetto al numero di utenti che tutti i giorni DEVONO partire da quella stazione? Non usano il parcheggio per andare a farsi una scampagnata o shopping a Milano. Lo usano per andare a lavorare o all’università. È superfluo dire che chi ha progettato il parcheggio non si sia nemmeno degnato di documentarsi su quante persone ogni giorno utilizzano quella stazione. Persone che ora, devono inventarsi parcheggi inesistenti perché non si può perdere giornate di lavoro o saltare esami e/o lezioni perché non si trova parcheggio. Oltretutto non ce n’è nemmeno uno vicino, servito magari da una navetta. Insomma, il comune fa le cazzate, gli utenti pagano e vengono accusati di parcheggiare in maniera irrispettosa….

    1. Sarà anche vero quello che dici, ma trovare un parcheggio libero vicino ad una stazione non è un diritto che deve essere garantito dalle istituzioni…

      1. Qui avrebbe senso il parcheggio da 1000 posti promesso dal pifferaio ! Intanto potrebbe utilizzare i proventi delle multe per riorganizzare gli spazi evidentemente mal progettati dal comune o regione che sia.

          1. Caro amico dell’amico ; anche una mente debole si sarebbe accorta fin dal primo giorno che la progettazione di questo fantastico parcheggio non abbia tenuto conto del numero di utenti. Sarebbe bastato fare una media dei viaggiatori giornalieri , troppo difficile?
            Più semplice fare multe.

          2. Permettimi il termine, è veramente una m***a pensare di poter fare il cavolo che ci pare e pretendere di restare impuniti. Non creano alcun intralcio, disguido o problema di sicurezza finchè non succede davvero qualcosa. Poi tutti a dare la colpa ai vigili perchè non hanno fatto il loro lavoro. Detto questo basterebbe istituire il disco orario lungo. Massimo 12 ore, dopo la quale scatta la multa o la rimozione. Questo libererebbe probabilmente il 30% dei parcheggi occupati da chi non prende neppure il treno ma semplicemente parcheggia li per giorni “perchè tanto è gratis”.

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