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Una camminata unica per l’Eremo millenario a strapiombo sul Lago di Como: sul sentiero anche una Via Crucis

L’eremo di San Zeno a Cerano, in Valle Itelvi: difficile trovare un luogo che unisca in modo così meraviglioso spiritualità, natura e una vista mozzafiato sul lago di Como e sulle montagne circostanti. Siamo nel ‘Cuore verde di Lombardia’ e l’Eremo di San Zeno è una piccola chiesa sull’omonima cima panoramica la cui storia si perde davvero nella notte dei tempi.

L’edificio sacro risale a prima dell’anno Mille e si tratta del più antico dell’intera valle. La costruzione si deve ai celebri maestri comacini che, impegnati a Verona nell’edificazione della basilica di San Zeno, vennero sorpresi al loro ritorno da una tempesta al largo di Bellagio ma riuscirono a salvarsi. Come omaggio a quanto accaduto ecco la scelta di costruire una chiesa dedicata proprio a San Zeno, che li aveva protetti in un momento pericolosissimo della loro vita.

Da secoli luogo di fede e devozione, nel 1956 l’eremo venne colpito da un fulmine che determinò il crollo del tetto e del campanile, poi ricostruiti esattamente 40 anni dopo grazie al “Comitato Pro San Zeno – una chiesa per il 3° Millennio”. Naturalmente, l’aspetto spirituale si coniuga alla perfezione con la possibilità di vivere la meravigliosa natura circostante con la camminata raggiungere la cima, circa 4 km tra andata e ritorno, per un’ora e mezza di cammino e con un dislivello di circa 180 metri.

E’ infatti percorribile un comodo sentiero che – una volta giunti al paese di Centro Valle e raggiunta la località Casasco – parte dalla località Pian d’Alpe, nei pressi dell’area picnic, e che si snoda poi a partire dall’indicazione che indica l’Eremo di San Zeno. Lungo il sentiero, infatti, si snoda una via crucis formata da croci in legno, realizzate con traversine ferroviarie e posizionate dagli Alpini della valle.

Bisogna soltanto prestare attenzione, con una minima preparazione fisica e un abbigliamento adeguato, per il tratto finale della camminata, all’incirca a partire dalla nona stazione della Via Crucis, da dove il sentiero diventa decisamente più ripido. Giunti in cima, però, oltre alla meraviglia dell’eremo in sé, si viene ripagati da una vista straordinaria sul Lago di Como, con la vista che arriva fino all’Isola Comacina – l’unica del Lario – ma che attorno abbraccia anche gran parte della Valle Intelvi.

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Un commento

  1. Ci siamo stati con Elena la nipotina, entusiasta per la camminata, la veduta, la tradizionale scampagnata fatta una volta arrivati in cima. Si, è tradizione una volta in cima avvisare la Valle dell’arrivo, suonando la campana. La chiesa, ben tenuta, è in un posto veramente unico, merita veramente una visita. Devo dire che il luogo è provvisto anche di toilette con acqua “corrente”.

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