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Nel paese sul Lago di Como mamme in rivolta: “La palestra comunale usata come garage”. Il sindaco: “Ecco perché” 

“Mi sembra assurdo che i nostri ragazzi non possano sfruttare uno spazio ricreativo pensato e costruito principalmente per loro”. Così scrive una mamma, anche per conto di altre, del comune di Griante, che denuncia il problema della palestra comunale che da anni non svolge più il ruolo per cui è stata realizzata, ridotta a garage. L’amministrazione, infatti, ha deciso di utilizzare lo spazio pubblico come rimessa per i mezzi di servizio, rendendolo così inaccessibile a coloro per il quale era stata pensata: i ragazzi.

“Nonostante l’amministrazione parli spesso di giovani e di aree di socializzazione a favore dei ragazzi, duole segnalare che si sottraggono proprio quegli spazi nati e ideati per loro – ha segnalato alla redazione Norberto Fasoli, capogruppo di minoranza del comune di Griante – La vecchia maggioranza, che è anche l’attuale, invece di provvedere alla riqualificazione di questo bene importante per il nostro paese, ha optato di trasformarlo in una becera rimessa per i mezzi comunali, sottraendola in questo modo alla vera natura per la quale con tanti sacrifici anni addietro venne realizzata per soddisfare le esigenze ricreative dei nostri giovani. Noi come gruppo di minoranza ci stiamo battendo ormai da anni, sia sulla nostra pagina Facebook: Griante prima di tutto, sia con interventi mirati durante le sedute del Consiglio comunale senza però ottenere un minimo riscontro positivo“.

Secondo il sindaco di Griante, Pietro Ortelli la questione, invece, è piuttosto semplice: “La palestra non è più a norma, non ci sono nemmeno le metrature giuste, per questa ragione viene utilizzata come rimessa. Siamo al corrente della necessità di un luogo ricreativo per i ragazzi, per questa ragione, l’anno scorso, abbiamo iniziato a pensare ad un progetto per sistemare il campo da calcio e costruire una palestra senza barriere, quindi accessibile a tutti, sedie a rotelle comprese. Al momento abbiamo richiesto un finanziamento, quando i soldi arriveranno il progetto potrà andare avanti“.

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