L’Ecomuseo del Sasso di Moltrasio. Primo bacino del lago di Como invita nei sabati di dicembre alla visita di due beni, patrimonio del territorio. La chiesa di Sant’Agata, gioiello in stile romanico realizzato in sasso moltrasino, e la casa della zia Ernesta, una dimora contadina in cui il tempo sembra essersi fermato.
CHIESA DI SANT’AGATA
Edificio in stile romanico risalente all’XI secolo, costruita in sasso moltrasino, la chiesa è situata in località Vignola lungo un tratto dell’antica via Regia. Sulla parete esterna si notano infatti gli affreschi raffiguranti Sant’Agata e San Cristoforo, la cui vista secondo credenza popolare era di buon auspicio ai viandanti. Al suo interno sono conservati altri preziosi affreschi del XVI secolo, come il Cristo Pantocratore tra i Santi Rocco e Abate, restaurati nel 2006, e spicca un crocifisso ligneo rinascimentale.

Costituita oggi da due navate, la struttura è stata oggetto di modifiche e ampliamenti nei secoli, come testimoniano i resti sulla facciata, un tempo affrescata di un colore porpora. Anche la sua vocazione nel tempo è variata: da punto di riferimento spirituale per la comunità locale fin dal XII secolo, come testimonia un documento del 1197 che attesta la presenza di un ente di carità dedicato alla santa siciliana, a lazzaretto durante le epidemie di peste del XVII secolo.
A ridosso del sagrato, si trova inoltre la cappella ottocentesca Lucini Passalacqua.
LA CASA DELLA ZIA ERNESTA
A Tosnacco, frazione di Moltrasio a ridosso delle mulattiere che portano alle località montane sopra il paese, si trova una casa della seconda metà dell’800 dove sono ancora conservati gli ambienti così come lasciati dall’ultima proprietaria, Ernesta Donegana (1914-2012). Il suo stile di vita contadino, che non l’ha mai abbandonata, si riflette in ogni stanza, arredo, oggetto presente. La casa diventa è così testimonianza del lavoro in alpeggio del secolo scorso.

Durante la visita si scoprono la piccola stalla utilizzata come ristoro per gli animali quando si scendeva da monte in paese, i pavimenti in grandi lastre di pietra moltrasina, i vestiti in lana grezza, gli utensili da cucina, la camera da letto con la “tela di casa” a copertura del materasso. Ci si immerge in uno spaccato di vita contadina, in un’epoca ormai passata animata tramite suggestioni e aneddoti. Un piccolo viaggio nel tempo durante il quale, attraverso la figura di Ernesta, si scoprono o riscoprono usanze, curiosità, tradizioni, mestieri.
INFORMAZIONI
Ingresso gratuito e solo con visita accompagnata. I turni di visita sono in programma la mattina a partire dalle 9:30. Prenotazione obbligatoria su eventbrite.it, link diretti dove consultare gli orari e iscriversi:
Chiesa di Sant’Agata – sabato 6 e 20 dicembre
Casa della zia Ernesta – sabato 13 e 27 dicembre
ECOMUSEO DEL SASSO DI MOLTRASIO. PRIMO BACINO DEL LAGO DI COMO
Un Ecomuseo è uno strumento per la preservazione, la trasmissione e la valorizzazione di beni tangibili e intangibili, materiali e immateriali, che costituiscono il DNA identitario di un territorio. Questo patrimonio è identificato dalla stessa comunità e le attività dell’ecomuseo vengono svolte attraverso azioni di coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni, attività di ricerca e comunicazione, organizzazione di iniziative: riscoprendo e studiando il passato, per vivere e valorizzare il presente e il futuro.
Il nome stesso dell’associazione ecomuseo, nata sul finire del 2023, è stato scelto riprendendo un tratto distintivo del territorio: il sasso di Moltrasio. Calcare selcifero presente sulle sponde del Lago di Como e nella zona insubrica, un tempo era estratto e largamente utilizzato per la costruzione in ambito privato e pubblico, con rilevanza storica e artistica, di cui sono esempio le chiese in stile romanico presenti in zona.
Soci fondatori: Comune di Moltrasio, Associazione Pro Moltrasio, Cooperativa Moltrasina, Canottieri Moltrasio ASD, Parrocchia di San Martino.
Facebook e Instagram: @EcomuseoSassodiMoltrasio. E-email: ecomuseo.moltrasio@gmail.com