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Nido Magnolia di Como, la battaglia contro la chiusura è trasversale. FdI: “Il Comune riapra le iscrizioni”

Diventa politicamente trasversale la battaglia a Como contro la decisione della giunta Rapinese di chiudere due asili nido, in via Passeri e a Monte Olimpino. Come noto, il Comitato Como a misura di famiglia ha ottenuto dal Consiglio di Stato lo stop alla dismissione del Magnolia  anche se tutt’ora è poco chiaro quale sarà la decisione ufficiale dell’amministrazione in vista del prossimo anno scolastico.

Intanto – dopo che ieri si erano espressi duramente contro il Comune Pd e Svolta Civica – dal centrodestra Fratelli d’Italia sollecita il sindaco Alessandro Rapinese ad aprire immediatamente le iscrizioni per l’Asilo Nido Magnolia, in seguito alla decisione del Consiglio di Stato del 4 luglio 2024, che ha accolto il ricorso presentato dai genitori contro la chiusura della struttura riconoscendo l’importanza della continuità educativa e del valore del percorso formativo offerto dal nido, sottolineando il danno che la chiusura avrebbe causato alle famiglie e ai bambini.

“Le iscrizioni di aprile non includevano l’opzione per il Nido Magnolia, costringendo molte famiglie a trovare soluzioni alternative. Ora, con la sospensione della delibera, Fratelli d’Italia chiede che l’amministrazione comunale ripristini la possibilità per i genitori di scegliere l’Asilo Magnolia per i loro figli, assicurando modalità opportune e tempi adeguati per rispettare le volontà delle famiglie – si legge nella nota firmata dal presidente provinciale Stefano Molinari, dal coordinatore cittadino Stefano Zauli e dalla responsabile istruzione, Paola Conti – Il Consiglio di Stato ha inoltre enfatizzato la necessità di mantenere la continuità educativa, elemento essenziale per lo sviluppo psicofisico dei bambini. Pertanto, è fondamentale garantire la presenza dello stesso personale educativo ed ausiliario attualmente in servizio al Nido Magnolia, come indicato nella decisione giudiziaria”.

“Fratelli d’Italia, sempre al fianco delle famiglie comasche, chiede che l’amministrazione comunale rispetti il Consiglio di Stato e la volontà delle famiglie, aprendo le iscrizioni all’Asilo Nido Magnolia e garantendo un servizio di qualità – chiude la nota – In attesa di un pronto riscontro da parte dell’amministrazione, Fratelli d’Italia continuerà a vigilare affinché i diritti delle famiglie e dei bambini siano tutelati”.

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6 Commenti

  1. Tutto bello, tutto giusto. Mi chiedo quale sia la credibilità di partiti e uomini politici che, a livello nazionale, hanno fatto sì che l’Italia avesse il debito pubblico più alto del mondo fra i Paesi industrializzati, mentre a livello locale hanno fatto di Como il più pezzente capoluogo di provincia della Lombardia (non dal punto di vista fiscale però, le aliquote sono tutte ai massimi di legge). In tutto questo se prenoti qualsiasi prestazione sanitaria col SSN ti danno appuntamento fra un anno. E ora eccoli qui, a pontificare sul diritto all’asilo nido sotto casa. Naturalmente col plauso delle folle belanti. Ma in effetti, considerato che il 14% degli italiani paga quasi il 66% delle tasse, è chiaro chi è destinato a vincere questa battaglia.

  2. Sinceramente continuo a non capire questa politica suicida da parte del signor Rapinese. Si sta facendo odiare da chiunque, mettendo già con tre anni di anticipo la parola fine al suo eventuale rinnovo del mandato. Si è scagliato contro gli anziani (vedasi chiusura bocciofila), contro i residenti in Como Centro, per quanto riguarda i posti auto, contro tutti i cittadini per quanto riguarda i rincari della tariffe (non solo quelle dei posteggi), contro i commercianti per quanto riguarda la Città dei Balocchi, contro le mamme e le famiglie in generale per quanto riguarda la chiusura dei nidi, contro la gran parte dei cittadini che si reca DA UNA VITA al mercato coperto per comprare frutta, verdura, formaggi ed altri prodotti locali di qualità, etc etc.
    sembra inoltre che si diverta a mandare in mezzo ad una strada intere famiglie (Luna Park e agricoltori del Mercato Coperto), sfrattandoli con una semplicità disarmante, senza minimamente fornire delle valide alternative; per fare cosa poi è tutto da vedere: a Muggiò si è visto partire qualche cantiere nell’area sottratta alle giostre? E per quanto riguarda gli agricoltori a km zero? È uscito il bando per assegnare i nuovi posti? È stato approvato il progetto e quando verranno avviati i lavori nel padiglione interessato? Perché il signor Rapinese non capisce che privando il mercato per chissà quanto tempo dei produttori locali fa un danno enorme alla collettività intera oltre che alle famiglie degli stessi? Ma un minimo di buon senso non ce l’ha questa persona?

    1. Per non parlare del nulla inerente la piscina di via del Dos che serviva diverse persone con fragilità fisiche. Altra categoria che il sindaco non ha certo facilitato.

  3. Certo è che questa giunta comunale ossequiosa e tremante potrebbe trovare uno scatto di orgoglio…in quanto al sindaco adesso cerca vendetta…davvero mi dispiace

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