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Niente antincendio in Comune, Rapinese: “Mai convocati dai Vigili del Fuoco Bruni, Lucini e Landriscina. Spero nei controlli anche in Questura, Prefettura, Tribunale e Finanza”

Ci ha provato, ma alla fine il sindaco di Como Alessandro Rapinese non è riuscito a dissimulare fino in fondo qualche sarcasmo di fondo sulla recente contestazione al Comune di Como da parte di Vigili del fuoco e Ats circa la mancanza della certificazione obbligatoria di prevenzione incendi e in alcuni settori pure dei documenti sulla valutazione dei rischi (abbiamo raccontato la vicenda qui). E così, approfittando della diretta settimanale su Etv, il sindaco ha ribadito con palese e rimarcata insistenza la “speranza” – al confine con l’auspicio – che identici controlli siano stati fatti anche sugli altri enti pubblici della città. Non è mancato poi un accenno al fatto che nessun altro suo predecessore sia stato convocato al Comando dei Vigili del fuoco per rendere conto delle carenze in questione.

“Dal 2006 la normativa (antincendio, ndr) è la stessa ma non si dovranno presentare dai vigili del fuoco i precedenti sindaci, non Bruni, non Lucini, non Landriscina. Invece Rapinese si dovrà presentare col proprio avvocato mercoledì prossimo alle 9.30 perché è stato fatto giustamente un approfondito controllo al Comune di Como che sono certo sia stato fatto anche in Prefettura, Questura e Tribunale dove mi auguro che i controlli siano andati meglio perché effettivamente noi abbiamo cose da sistemare che sistemeremo”.

E poi ecco il sindaco rimarcare ancora, a prima vista non casualmente, che “ci sono cose che competono ai dirigenti, mentre scoprirò cosa compete al sindaco quando dovrò andare a farmi identificare al Comando dei vigili del fuoco”.

“Lo farò molto volentieri – ha proseguito tra abbozzo di ironia e tono istituzionale – al servizio di una componente importante di questa Repubblica che sono certo abbia fatto il proprio lavoro anche in Prefettura, in Questura, in Tribunale, al Comando della Guardia di Finanza perché non c’è niente di discriminatorio contro Rapinese, è evidente, è un serio controllo che sicuramente è stato fatto ovunque. Spero sia stato fatto ovunque e mi auguro che tutti gli uffici della Repubblica rispettino adeguatamente le normative”.

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22 Commenti

  1. Il Sindaco è quello che è, lo sappiamo, non c’è nessuna buona ragione per fargli sconti. Ma qui il dito va puntato prima di tutto contro uffici e Dirigenti. Il CPI è un presupposto fondamentale per l’agibilità e la fruibilità dei luoghi, specie ad uso pubblico. Se manca è innanzitutto colpa di chi quei luoghi deve mantenere, verificare, quindi dei Dirigenti che si sono susseguiti all’Ufficio Tecnico.
    Questa è l’ennesima prova che l’Ufficio Tecnico del Comune di Como fa più acqua delle paratie mobili.
    Occorrerebbe un’inondazione per svuotare gli Uffici e rifondarli con personale competente

  2. Forse sfugge, al sig. Rapinese, che la normativa antincendio non è stata predisposta tanto per. Il fine primario è la tutela della salute di chi frequenta i luoghi soggetti a tale normativa. Se un domani dovesse scoppiare un incendio e ci scappasse pure qualche morto, certamente i video sfottò tragicomici con Assessori e compagnia bella non potrà più farli.

  3. Rapinese Sindaco ha il sospetto che ci sia un altro “complotto” dopo quello alla Piscina Olimpionica perpetrato dall’Anonima Elettricisti *guidata dalla sua acerrima nemica Livewire? È necessario indagare. Sia mai che Lucini e Landriscina, travestiti da Vigili del Fuoco, hanno manomesso i dispositivi di sicurezza per dare la colpa a Rapinese Calimero. È evidente. Tutti ce l’hanno con lui solo perché è piccolo e nero…… 😊

  4. A Como lo sapevano tutti, ed anche i suoi assesori. Non ha fatto nulla come al solito. Almeno il suo predecessore non sbandierava interventi miranolanti. Chi semina vento raccoglie tempesta.

  5. E’ già partita la solita tiritera….. “che è stato nominato da poco, che ha trovato una situazione disastrosa, ecc. ecc.”, strano però che non venga mai ricordato (da LUI) quanto sosteneva nel corso della campagna elettorale, ossia di essere pronto a governare la città in quanto conosceva perfettamente la macchina comunale e tutti i vari dossier avendo svolto il ruolo di consigliere di opposizione per diversi ANNI: Ops…che sbadato in questa mia riflessione non stavo tenendo conto che incolpare gli altri è più facile perché ci fa sentire meno responsabili, soprattutto per chi non vuole assumersi la responsabilità delle proprie azioni (od omissioni).
    E’ proprio un mondo complicato e la colpa non è mia.

  6. Quindi i VVFF non avrebbero dovuto fare alcuna verifica poiché ci potrebbero essere altri enti / istituzioni carenti e … o tutti o nessuno ?
    Come dire alla polizia di non arrestare nessuno in flagranza di reato poiché non è l’unico reato che viene commesso in Italia.
    Francamente resto basito.
    Trovo veramente fuori luogo anche solo voler ipotizzare che i VVFF siano “selettivi” “interessati” nelle verifiche.
    Mi auguro invece che i controlli proseguano, in particolare presso le scuole (avvisate il Rapi che anche quelle sono di competenza comunale, please.)
    Da RapiSupermen a RapiPiangina ?

  7. Ha perfettamente ragione il Rapi, lui non ha assolutamente colpe come non ne hanno quelli del PD o i precedenti sindaci, a chi spettano queste incombenze? ma ai ben pagati dirigenti comunali, al personale del comune preposto, tutte persone continuamente incensate dal Rapi per la loro abnegazione….. e mo?
    Continui tranquillamente a sparare sarcasmo ed offese a destra e a manca, vedrà quanti “amici” si farà
    PS …..ma …. il Rapinese di opposizione cosa avrebbe scatenato contro lo sventurato sindaco che fosse incappato in questa situazione?

  8. Poiché il problema non è nato con Rapinese ora servirebbe una inchiesta seria per risalire a precise responsabilità. Aspettiamo chiarimenti dai sindaci precedenti.

    1. Caro Sergio basta con il dare la colpa ad altri. Ora il sindaco è lui e lo è da più di un anno, il primo controllo dei VVF avvenne con Landriscina, e li l’amministrazione impegnò delle somme per progettare il piano di prevenzione, ora sono tornati, di tempo ne erano passato, il sindaco è cambiato, e la responsabilità è sua e dei dirigenti.
      Se ne facciano una ragione.

      1. A me sembra un pò confuso, se il problema venne a galla con Landriscina perchè poi l’amministrazione non ha portato a termine quanto necessario?. E’ classico degli incapaci “blaterare e poi scaricare i problemi su altri”. Saluti.

        1. Sergio hanno impostato la progettazione, perché il buon Rapi non ha fatto la sua parte?
          Facile dare sempre colpe ad altri della propria incapacità amministrativa.
          Prima o poi l’alibi “è colpa di chi c’era prima” finirà, tra l’altro non si dimentichi che lui ha più volte dichiarato di sapere tutto, ergo se sapeva perché non ha provveduto?

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