Il primo a a sollevare il muro è stato il sindaco di Olgiate Comasco, Simone Moretti. Che, lo scorso febbraio, aveva negato l’autorizzazione dell’allestimento del celebre mercato di Forte dei Marmi nel suo paese. Non un atto di astratta autarchia, aveva spiegato ma la volontà di “tutelare l’economia locale”. “Ci vuole doveroso rispetto – aveva aggiunto – per il lavoro dei nostri ambulanti, che si alzano alle cinque del mattino e conducono una vita non facile. Ad Olgiate abbiamo il mercato il mercoledì e non si può penalizzare una intera categoria per introdurre le bancarelle di Forte dei Marmi. Se si vuole acquistare da loro sarebbe bene che lo si facesse nel loro luogo di origine e non qui. Al nostro mercato si trovano già prodotti di qualità”-
Ebbene oggi si apre un secondo capitolo sullo stesso mercato.
“La partecipazione del Mercato di Forte dei Marmi alla prossima Festa di Primavera di Fino Mornasco – attacca oggi Confesercenti di Como – è un’aggressione alle imprese di tutto territorio, non soltanto di Fino In un momento storico di profonda crisi per il comparto, dare spazio a forme di concorrenza commerciale per fare intrattenimento manifesta la totale indifferenza dell’attuale amministrazione alle difficoltà degli operatori del mercato e degli esercenti che ogni giorno lavorano nel comasco. La propaganda fatta sulla pelle dei nostri operatori è inaccettabile: l’amministrazione invece che valorizzare e sostenere le realtà locali, dà vita ad una politica del commercio che le danneggia”
“Non è servito neppure segnalare al Sindaco i tanti dubbi sulla originalità di consorzi ambulanti – prosegue una nota diffusa dall’associazione di categoria – che circolano sotto la comune insegna del mercato fortemarmino. Sono addirittura sei, tutti puntualmente smentiti dal sindaco di Forte di Marmi nel luglio 2016. I rischi sono soprattutto per i consumatori che accorrono sedotti dal blasone della celebre località versiliese ma acquistano beni di facile reperibilità sui mercati rionali, magari a prezzi superiori. Altro che prodotti esclusivi. Fa sorridere poi il maldestro tentativo degli Uffici Comunali di presentare la manifestazione come una sagra: la presenza del Mercato del Forte esprime la natura prevalentemente commerciale dell’iniziativa e come tale andrebbe ascritta alla tipologia fieristica, con la conseguente assegnazione delle concessioni di posteggio tramite gara pubblica. Il risultato netto è una un’indebita discriminazione tra gli ambulanti. Constatata l’indisponibilità dell’amministrazione ad accogliere le nostre osservazioni, assumeremo tutte le iniziative utili a tutelare i nostri imprenditori ed è un monito che rivolgiamo a tutte le amministrazioni comunali”.