Dai futuri giardini a lago di Como potrebbe sparire per sempre il fontanone di roccia, peraltro oggi in condizione disastrose.
L’intenzione – non nuova in assoluto – è ora nero su bianco nel documento con cui il Comune ha affidato per 39mila euro la progettazione esecutiva per la realizzazione del primo lotto dell’intervento al team formato dai progettisti Sara Angelini, Alessio Valmori, Paride Piccinini e dai consulenti (Joana Mendo dell’Arup Deutschland Gmbh e Serena Girani di Arup Italia srl).
Tra le indicazioni del Comune che dovranno essere seguite nelle prossime fasi, figurano lo sviluppo del progetto con l’obiettivo di contenere i costi di manutenzione; la ricerca di soluzioni alternative allo specchio d’acqua lungo la linea del Cosia; la massima attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche; la valutazione, in accordo con la Soprintendenza, della possibilità di eliminare il “Fontanone”.
E ancora: la riconfigurazione alternativa dell’anello “loop sportivo” proposto in fase di concorso; la necessità di garantire, almeno nel breve periodo, l’agibilità dell’area fra il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano per le manifestazioni; lo sviluppo di ulteriori parti di programma funzionale all’interno della cosiddetta “Battery”, valutando la possibilità di realizzare tre moduli commerciali a sostituzione dei chioschi attualmente distribuiti nell’area.
3 Commenti
Che poi non si capisce cosa abbia fatto di buono il “giovane Butti” per confidare in lui.
A parte il cognome e la parentela…
che meraviglia!!
Chi si è preso la responsabilità di approvare questo progetto se ne assumerà le conseguenze e, spero, siano gravi. In una città con tutte le fontane e fontanelle maltenute, coperte per evitare la bruttura del degrado, abbandonate come quella che oggi si vuole eliminare, si progetta un nuovo e ingresso del fiume Costa a tagliare a metà i giardini. Alla faccia di chi, a spese dei cittadini, lo coprì. Neanche a Como non ci fosse abbastanza acqua da ammirare con il lago che occupa la metà dell’ area della convalle. Tralascio perché non voglio usare termini condannabili il giudizio sulla costruzione di “capanne commerciali” sacrificando verde e tranquillità, il vero, unico è sacrosanto scopo di un “parco o giardino pubblico,”
Certo con un assessore al turismo di Cuneo, un Sindaco medico, potremmo confidare solo sul giovane Butti … ma il suo silenzio è assordante.