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Nuovo stadio a Como: “Il Sinigaglia deve stare lì ma ci sono cose da dire. Ecco le mie risposte alle 4 domande”

Due giorni fa pubblicavamo questo intervento di un lettore: Como, nuovo stadio: “Sono un tifoso, non un architetto, non ho interessi personali. Ecco le mie domande a chi si oppone”. Ora, con un nuovo contributo all’ampio dibattito di questi mesi ospitato anche su queste pagine, ecco la risposta di una lettrice ai quattro quesiti. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]

Ecco la mail inviata alla redazione:

Ho vista la lettera del Sig. Arcellaschi pubblicata da ComoZero e chiedo cortesemente di voler ospitare queste mie risposte alle sue domande. Anche io non sono né un tecnico né ho interessi politici al riguardo bensì personali perché sono comasca da generazioni ed amo la mia città. Anch’io sono tifosa del Como e sostengo che lo “stadio più bello del mondo” deve rimanere dove è adeguandolo alle esigenze attuali. Risposte:

1. Definire l’area degradata – come è entrato nella terminologia comune – è una fake-new. Questa è invece una zona residenziale tranquilla ed ottimamente servita (scuole, asilo, supermercato alimentare, negozi di vicinato, bar, ristoranti, efficiente trasporto pubblico) e a due passi dal centro storico. Se mai è soltanto un po’ carente di parcheggi per le attività insediate oltre la residenza: i negozi, molti uffici, le società sportive Canottieri e Yacht-Club, l’aeroporto-idroscalo internazionale. Il degrado – piuttosto – deriva da oltre un anno del cantiere dei giardini “terra di nessuno” fin dall’inizio dei lavori ed ora abbandonato, dalla maleducazione dei proprietari di cani e dei turisti e poi dalla inesistente, da anni, manutenzione dello stesso stadio, dei marciapiedi, dei tombini, del verde, della illuminazione pubblica di cui sono documentate le segnalazioni fatte dai residenti oltre alle richieste di “sicurezza” per presenze indesiderate rispetto alle quali solo la Polizia è, solo saltuariamente, intervenuta. Da segnalare, inoltre lo stato della scuola elementare dove due anni fa erano iniziati dei lavori di rifacimento della copertura e delle facciate che sono state anche scrostate e preparate per il ripristino dell’intonaco ma poi tutto è stato abbandonato: nel giardino sul lato di via Masia vi si trovano ancora macerie lasciate dal cantiere interrotto.

2. Un solo interesse: lo stadio e l’ambiente circostante deve essere preservato nei suoi valori storici, ambientali e monumentali.

3. Il progetto come rappresentato nei rendering non risponde assolutamente ai valori di cui al punto 2.

4. Dal momento che pare non esista un’ altra location la società Como 1907 e tutta la società civile devono costruire un progetto che adegui “garbatamente” lo stadio con soluzioni di spazi e volumi proporzionati, ripensando anche la viabilità, trovando ascolto e facendo scelte condivise con l’Amministrazione comunale.

Forza Como, semm cumasch.
Ada Molteni

 

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