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Ore 19.21 Licata (Cgil) e l’apocalisse su Regione Lombardia: “Test, ordinanze, dati. Disastro, venga commissariata”

Il post pubblicato oggi alle 19.21 era già di per sé durissimo, simile a una condanna senza appello per Regione Lombardia sul fronte della gestione Coronavirus. Ma è nel piccolo edit finale, di poco successivo, che il segretario provinciale della Cgil di Como, Giacomo Licata, affondo il colpo definitivamente. Con queste parole: “Mi suggeriscono di precisare che se si scorporano i dati lombardi da quelli nazionali, l’Italia sarebbe uno dei Paese Europei che se l’è cavata meglio, per numero di contagi e numeri di decessi”.

Parole davvero di fuoco, come detto precedute da due “capi di accusa” più articolati. Che riproduciamo integralmente di seguito.

In Lombardia la situazione è disastrosa.

Dobbiamo aver paura.
Tornano a salire i contagi (522), tornano ad aumentare i decessi (111).

La Regione non è in grado di affrontare questo disastro, la regione è con-causa del disastro.

In questa settimana Regione Lombardia si è contraddistinta per due discutibili interventi.

1 – Con l”ordinanza 3131 del 12 maggio ha scaricato su cittadini e aziende l’onere di effettuare i test sierologici rivolgendosi a strutture private.

Sostanzialmente funziona così: tu cittadino, che svolgi un lavoro a contatto con le persone e vuoi accertarti del tuo stato di salute per evitare rischi per te e per gli altri, decidi di fare il test sierologico? Pagatelo! Il risultato richiede la verifica del tampone? Trova chi te lo fa e pagalo!

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Lo stesso vale per le aziende: Tu, datore di lavoro, vuoi mettere in sicurezza i lavoratori della tua azienda? trova il laboratorio che ti vende i test sierologici, pagali e accertati di comprare almeno il 10% di tamponi. Ancora una volta, malgrado il dramma di questi mesi, si fa un favore alle strutture private a si scaricano sui cittadini i costi di tutela della salute.

2 – Nella giornata di ieri ha emanato l’ordinanza 546 che obbliga il datore di lavoro a misurare la febbre ai propri dipendenti e raccomanda fortemente la misurazione della febbre agli utenti/clienti. Questo obbligo vale per 12 giorni.

Sostanzialmente, tutte le tipologie di imprese sono obbligate ad acquistare termometri laser e termo-scanner (introvabili o a costi elevatissimi), individuare il personale che misuri la temperatura corporea a tutti, con aggravio di costi e oneri per una pratica che non diminuisce i rischi di contagio (è noto ormai a tutti la maggior causa di contagio sono gli asintomatici).

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Stamattina diverse aziende mi hanno confidato che se non saranno in grado di trovare i termometri o per evitare aggravio di costi, lunedì metteranno il personale in cassa integrazione.

A questo punto è necessario un appello al Governo, al Presidente Conte e al Ministro della Salute Speranza. La Sanità lombarda va commissariata. Non ci si può sottrarre a questo dovere istituzionale.

Edit: mi suggeriscono di precisare che se si scorporano i dati lombardi da quelli nazionali, l’Italia sarebbe uno dei Paese Europei che se l’è cavata meglio, per numero di contagi e numeri di decessi.

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2 Commenti

  1. la gestione della sanità in Lombardia DEVE essere commissariata.
    Facciamo una bella cosa: nominiamo Zaia commissario, così anche i leghisti son contenti.
    Almeno avremo una gestione migliore, anche perché peggiore di quella di Fontana e Gallera è impossibile

  2. La totale mancanza di intelligenza di chi ci governa è riuscita a compiere una grande impresa……ha unito sindacati ed imprenditori….
    Ora però come giustamente detto, dovremmo ringraziarli e levarceli dalle palle ….

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