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Attualità, Economia

Comuni digitali, 100% della partecipazione comasca al Pnnr. Il sottosegretario Butti: “Siamo molto soddisfatti”

Sono oltre 14mila, tra Comuni, Scuole e Asl, le amministrazioni locali italiane che hanno aderito agli Avvisi pubblici per la migrazione al cloud promossi dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Viene così raggiunto un importante traguardo, nel rispetto delle tempistiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in linea con la Strategia Cloud Italia, segnando una tappa fondamentale del percorso di transizione digitale del Paese.  Per quanto riguarda la provincia di Como il 100% dei Comuni ha partecipato ad almeno un Avviso con una richiesta generale di 29 milioni di euro, sono circa 654 le candidature ricevute. Per quanto riguarda la migrazione al Cloud sono 136 i Comuni candidati. Lo ha fatto sapere oggi il Sottosegretario alla PCM con delega all’Innovazione, Alessio Butti (FdI), durante un convegno specifico organizzato in Amministrazione Provinciale di Como, Salone di Villa Gallia: “PA Digitale 2026 – I Comuni italiani verso il Cloud”.

Ed ecco nello specifico come sono ripartire le domande:

Ha detto Butti: “Siamo molto soddisfatti. Non solo perché abbiamo raggiunto l’obiettivo rispettando le scadenze europee, ma anche perché siamo riusciti ad ottenere un risultato perfino superiore a quanto stabilito dal Pnrr. È stato possibile grazie ad un grande lavoro di squadra che ci ha visto collaborare ad ogni livello istituzionale, al fianco di Dirigenti scolastici, Sindaci, Responsabili della Transizione Digitale in tutta Italia. Sono oltre l’80% – invece del previsto 75% – le amministrazioni locali che nel nostro Paese hanno detto sì al cloud, presentando un piano di migrazione. Si tratta di un passo avanti fondamentale che permetterà di offrire servizi digitali ancora più moderni e affidabili, migliorando la vita di cittadini e imprese”. Ecco il dato nazionale:

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

La misura 1.2 del PNRR “Abilitazione e facilitazione delle PA locali nella migrazione al cloud” mette a disposizione 1 miliardo di euro e prevede un programma di supporto e incentivo per migrare sistemi, dati e applicazioni delle PA locali verso servizi cloud qualificati. In particolare, il 90% dei Comuni e il 80% delle Scuole ha richiesto i finanziamenti per migrare i propri applicativi in cloud
sulla piattaforma Pa digitale 2026. Numeri importanti che sono frutto di un intenso lavoro guidato dal Dipartimento per la trasformazione digitale in stretta collaborazione con attori istituzionali come il Ministero dell’Istruzione del Merito e l’Anci.

PA digitale 2026: come è stato raggiunto il risultato

Su PA digitale 2026 le PA hanno potuto beneficiare di un percorso guidato per accedere alle risorse stanziate dagli Avvisi, richiedendo, attraverso un processo di adesione completamente online, dei voucher economici predefiniti e tarati sulle loro specifiche esigenze. Oltre a questa importante semplificazione amministrativa, Comuni, Scuole e Asl hanno potuto beneficiare del sostegno dei
team territoriali messi a disposizione dal Transformation Office del Dipartimento per la trasformazione digitale.

La Strategia Cloud Italia

La Strategia Cloud Italia, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione. La Strategia traccia un percorso guidato per accompagnare circa il 75% delle PA italiane nella migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso il cloud entro il 2026, in coerenza con gli obiettivi del PNRR.

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Un commento

  1. Nel servizio che la locale televisione ha dedicato, come era doveroso, all’evento, un primo piano è stato dedicato al Sindaco di Como – città della seta e della cravatta – presente con una elegante canottiera nera tipo palestra.
    Fa specie, tuttavia, rilevare che proprio il Comune di Como, la città del Senatore Butti, non abbia ancora integrato l’accesso ai servizi con la CIE ID.
    Senatore Butti: gliela da Lei una sveglia !

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