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VIDEO Paratie, oggi primo test: ecco un assaggio del sistema. Sertori: “Veloci, comode da montare e non si vedono”

“Il brevetto paratie è nato apposta per il lungolago di Como, sono barriere veloci, comode da montare. Non serve un magazzino, sono interrate, non si vedono, e montabili alla necessità”. In effetti sono state messe in posizione in quattro minuti:

Così oggi l’assessore regionale Massimo Sertori venuto in città per un sopralluogo al cantiere del lungolago.

Sul posto oltre all’esponente della giunta Fontana anche il sindaco di Como, Mario Landriscina, il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi e il sottosegretario Fabrizio Turba.

Oggi dunque un primo assaggio di paratia operativa, un test all’altezza di viale Geno.

Sul fronte funzionamento, spiega ancora Sertori: “Saranno montate lungo tutto il perimetro del lungolago. Ora Siamo al 30% del progetto, abbiamo avuto un imprevisto negli ultimi 70 metri e qualche costo in più per circa 2 milioni per le modifiche alle palancole a causa del fondale  oltre al finanziamento per il recupero dei parapetti storici (600mila euro)”.

Per alzare tutte le paratie servirà poi una convenzione con la Protezione Civile che interverrà manualmente in caso di emergenza, serviranno infine collaudi annuali. Per quanto riguarda l’altezza, il lungolago in piazza Cavour sarà più alto di 50 centimetri rispetto a oggi mentre le paratie aperte arriveranno a 130. Risultato: 180 centimetri in caso di esondazione.

Fine lavori a ottobre 2022, con un ritardo di 4 mesi rispetto alle previsioni.

Per quanto riguarda il tema incandescente degli arredi è arrivata la promessa di Landriscina: “Saremo sicuramente pronti con gli arredi per la fine del cantiere, non ci saranno tempi differenti”.

 

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6 Commenti

  1. …e pensare che nel 1937 la relazione del piano regolatore diceva: “con le massime piene autunnali (in media ogni 5 o 6 anni) parte della città viene allagata […]. Queste circostanze non hanno costituito ostacolo alcuno allo sviluppo edilizio delle località più esposte e neppure hanno influito a determinare particolari sistemi costruttivi”. (https://www.rapu.it/ricerca/pdf/como_txt014.pdf).
    Insomma, è tutto un magna magna…

  2. Veloci insomma: 4 minuti con 3 persone per montare 3 pannelli (forse 5 metri di barriera?).

    8 viti per pannello, significa migliaia (4-5-6 mila?) di lunghe viti da avvitare completamente a mano, non proprio un prodigio di tecnologia e innovazione.

  3. Che sguardi soddisfatti i nostri “statisti del papeete” in posa per la foto che ci viene puntualmente propinata ogni lunedì.

  4. Sembra di essere in un film di fantascienza ma è la tragicomica realtà. Spesi 11.000.000,00 per mettere dei pannelli di acciaio, si spera, alti 40 cm (forse). Undici anni di lavoro per 40 cm!!!
    Ognuno si faccia una propria opinione.

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