Sono ben 90 gli indicatori considerati per tratteggiare i territori dove si vive meglio. E dalla tradizionale analisi elaborata dal Sole 24 Ore nell’edizione 2025 della Qualità della vita – tra le 107 province italiane – ecco che Como e il suo territorio si piazzano in 25esima posizione facendo un tuffo indietro di ben 14 posizioni rispetto al 2024.
I dati statistici utilizzati misurano il benessere nei territori italiani. E allora ecco che analizzando le diverse voci, quelle che spiccano di più, in positivo e in negativo, sono due.
La performance migliore piazza Como al primo posto con solo il 2% dell’inflazione per i prodotti alimentari e bevande non alcoliche. Si tratta però di un sotto indicatore non di quelli più importanti mentre a chiudere quasi la graduatoria delle 107 province italiane, con un poco invidiabile 106esimo posto per Como, c’è la voce “furti in abitazione” dove la media ogni 100mila abitanti, è di 452. E sempre in ambito sicurezza, la graduatoria generale colloca Como al 26esimo posto (perse ben 23 posizioni) con , ad esempio, un indice di criminalità (ovvero il totale dei delitti ogni 100mila abitanti) a quota 3061.
Detto del peggio e del meglio, i riflettori sono poi stati posizionati su altri settori. Ecco alcune indicazioni significative: alla voce “ricchezza e consumi” si registra un miglioramento di ben 20 posizioni (13esimo posto). Tra le diverse sottocategorie spicca quella che evidenzia una retribuzione media annuale dei lavoratori dipendenti a quota 24241 euro (29esima posizione generale). Oppure il reddito medio da pensione di vecchiaia a 23mila euro (44 posizione).
Passando invece a affari e lavoro si perdono 3 posizioni (classifica 23esima). Qui spicca un tasso di disoccupazione giovanile al 20% (tra i 15-24 anni) e addirittura del 72% tra 20 e 64 anni.
Va meglio di una posizione, rispetto al 2024, “demografia e società”, mentre si torna a perdere nel comparto “ambiente e servizi” dove la posizione in graduatoria è al 24esimo posto, con un calo di 15 posti. Spulciando gli indicatori ecco ad esempio un pessimo indice di salubrità dell’aria (91esima posizione).
Si va indietro fino alla 70esima posizione anche per “cultura e tempo libero” (persi nove posti). Colpisce la spesa di 19 euro pro capite per quanto riguarda la spesa dei comuni in cultura.
Infine va detto che, a livello nazionale, Trento torna in testa all’indagine del Sole 24 Ore. Secondo posto per Bolzano e terzo per Udine. La vicina Lecco pur perdendo una posizione si trova al 15mo gradino; Sondrio scala ben sette stalli e si piazza al 23mo; Varese crolla di ben 19 posti e finisce 41ma. Qui i dettagli.