Un giro d’affari salito da 78,5 milioni nel 2022 a 100 milioni nel 2024, un utile di 24 milioni nell’ultimo anno e una raffica di acquisizioni per diventare un polo competitivo a livello mondiali tra gli hotel di lusso. Sono questi alcuni dei clamorosi numeri di Villa d’Este, l’hotel icona del Lago di Como, a cui ha dedicato un focus il giornale economico-finanziario Milano Finanza. Tanto da accostare il gruppo di cui l’albergo cernobbiese è il simbolo indiscusso, a nomi di fama e diffusione planetaria quali Hilton, Marriott e altr i grandi colossi esteri.
Per Villa d’Este in particolare, la cui quota di maggioranza, come noto, è nelle mani della famiglia di imprenditori metallurgici Fontana, l’ultimo anno è stato quello della maxi espansione territoriale, con l’acquisizione di ben 7 strutture complessivamente.
“Ciò che ha guidato la nostra strategia è in primis la prospettiva di crescita del mercato del lago di Como e del settore dell’ospitalità di lusso. Il fil rouge che guida la crescita riguarda la tipologia di investimenti ricercati: palazzi ed edifici storici, di un certo valore e in location prime – ha spiegato a Milano Finanza il Ceo Davide Bertilaccio – Una stabilizzazione ci sarà ma secondo le stime avverrà nel prossimo decennio”.
Dal 2022 il gruppo ha registrato una crescita del fatturato del 29% rispetto al 2022 e dell’89% rispetto al 2019 pre-Covid. Negli ultimi tre anni il giro d’affari è passato da 78,5 milioni del 2022 ai 94,6 del 2023, per arrivare nel 2024 a superare i 100 milioni. Il margine operativo lordo è a sua volta cresciuto di quasi il 5% lo scorso anno a oltre 40 milioni, con un utile di quasi 24 milioni (+5,87%). Villa d’Este da sola ha superato i 70 milioni di ricavi, seguita dal Palace Hotel che è passato dai 7,5 milioni del 2022 agli oltre 11 dello scorso anno. I ricavi del Barchetta Hotel e di Villa La Massa si aggirano invece sui 6 milioni.
“Fatte le acquisizioni ora abbiamo davanti un crono-programma che ci permetterà di strutturarci per far partire le diverse strutture e posizionarci sul mercato come gruppo” ha concluso Bertilaccio.