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Piano Freddo a Como, già 60 i senza dimora accolti. E arriva “Una camera condivisa”, come donare

A un mese dall’avvio del “Piano Freddo”, sono già 60 le persone senza dimora che sono state accolte nel Dormitorio Invernale, collocato nella ex-Caserma di via Borgovico, nelle parrocchie che aderiscono al Progetto Betlemme e alla Piccola Casa Federico Ozanam. Sessanta uomini e donne che hanno potuto trascorrere la notte in un letto vero, fare una doccia calda, consumare la prima colazione al riparo dalle intemperie e, in questi giorni, anche festeggiare il Natale. Vicini di Strada, a cui è affidato il coordinamento del Piano Freddo per il 13° anno consecutivo, rinnova ora la campagna “Una camera condivisa” a sostegno delle attività di accoglienza, pianificate su base triennale, che si protrarranno fino al 30 aprile.

Scopo primario è quello di mantenere alta l’attenzione della cittadinanza sul tema della marginalità, condizione che accomuna un numero crescente di persone sia italiane che straniere e che vede la sua manifestazione più estrema nella condizione di privazione del diritto alla casa. Ed è proprio il diritto alla casa al centro della campagna “Una camera condivisa”, che richiama volutamente le piattaforme online di prenotazione di alloggi con chiaro riferimento al tema abitativo, da tempo al centro del dibattito soprattutto per quelle località, come Como e il territorio circostante, di grande interesse turistico. La richiesta veicolata dalla campagna è quella di sostenere le attività di accoglienza attraverso la donazione – richiesta che ha sempre trovato nei cittadini comaschi e nelle realtà del territorio una risposta corale e generosa.

La campagna è visibile sul sito web di Vicini di Strada, che rimanda per la donazione alla piattaforma della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, strumento già sperimentato con successo lo scorso anno, a questo link.

“Ci sono persone che, nelle sere d’inverno, fanno ritorno al calore della casa e degli affetti. Ma non per tutti è così. Il Piano Freddo è un’iniziativa importante, che fa onore alla nostra città: sostenerla significa garantire a tutti protezione e riparo dal freddo letale dell’inverno” ha dichiarato il Presidente della Fondazione, Angelo Porro.

Il “Piano Freddo”

Organizzato dalla Rete degli Enti e dei Servizi per la Grave Marginalità e coordinato da Vicini di Strada, il Piano Freddo è frutto della sinergia tra tanti enti, associazioni, gruppi informali e singoli cittadini che sentono di poter offrire il loro contributo personale.
Scopo del piano è rafforzare l’accoglienza dedicata alle persone senza dimora presenti sul territorio comasco, incrementando i posti letto messi a disposizione durante tutto l’anno dal Comune di Como e dalle organizzazioni del Terzo Settore.
Il Piano Freddo si inserisce in un percorso più ampio di servizi, progetti e iniziative – ideate e realizzate da Vicini di Strada, dal Terzo Settore e dal volontariato cittadino, anche in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Como – volte a migliorare la qualità della vita di chi si trova in condizioni di grave marginalità, promuovendo al contempo la cittadinanza attiva e consapevole.

Fanno parte della Rete di enti e servizi per la grave marginalità:
Comune di Como – ASCL Azienda Sociale Comasca e Lariana – ASCI Don Guanella – Associazione Como Accoglie – Associazione Incroci – Associazione Lachesi – Piccola Casa Federico Ozanam ODV – Caritas cittadine – Cooperativa Sociale Lavoro e Solidarietà – Cooperativa sociale Symploké – Cooperativa sociale Lotta contro l’emarginazione – Croce Rossa Italiana – CSV Insubria – Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio – Fondazione Somaschi – Gruppo “Legami” – Opera don Guanella – Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti – Parrocchia di Rebbio.

Gli enti, le associazioni e i gruppi informali a cui appartengono i volontari che prestano servizio per il “Piano Freddo” sono:
Fondazione Somaschi (ente gestore Borgovico), Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio, ACLI, ANA-Protezione Civile, Associazione Como Accoglie, Associazione Incroci, Associazione BIR Onlus, Comunità di famiglie alle Querce di Mamre, Croce Rossa Italiana, Gruppo “Legami”, Gruppo “Elleboro”, Nuovi Orizzonti, Ordine Francescano Secolare, Parrocchie di Como e dintorni, Caritas cittadine, Protezione civile di Cantù, Protezione Civile di Olgiate Comasco, Scout Agesci e tanti singoli cittadini e cittadine comaschi.

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