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Picchiava a sangue la moglie davanti ai figli: albanese residente a Como in carcere

Due anni e due mesi di reclusione per un cittadino albanese, regolare, classe 1975, residente a Como, condannato maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della moglie, fatti risalenti al 2016.
L’uomo aveva sposato una connazionale nel 2003 e, poi, nel 2005 erano venuti in Italia. Fin da subito il marito aveva preso l’abitudine a ubriacarsi e spesso, sotto l’effetto dell’alcol, maltrattava la moglie.

In seguito, la nascita dei due figli non ha fatto altro che rendere la situazione ancora più difficile per la donna, in quanto la stessa doveva proteggere anche i piccoli dai momenti di violenza del marito.
Nonostante questa condizione, la donna non lo ha mai denunciato ma una sera, nel 2016, è stata colpita al volto dal marito in maniera talmente violenta da farla cadere per terra in un bagno di sangue, di fronte ai figli minori.

I ragazzi, hanno chiesto al padre di portare la madre all’ospedale ma l’uomo, consapevole delle conseguenze penali, ha vietato per giorni alla donna di uscire di casa.

Solo alcuni giorni, dopo, infatti, a causa di dolori conseguenti all’aggressione, la donna si è recata in ospedale e, in seguito al referto medico, è stata contattata dalla Divisione Anticrimine della Questura. A quel punto, ha raccontato tutto ai poliziotti i quali, sulla base di altre testimonianze, hanno denunciato l’uomo per maltrattamenti e lesioni.

Al termine del procedimento penale, è stato condannato dal Tribunale Ordinario di Como nel 2018, con sentenza confermata dalla Corte d’Appello nel 2019.

Il provvedimento è dunque stato consegnato stamattina agli uomini della Squadra Mobile, i quali si sono subito messi alla ricerca del condannato, intercettato di ritorno dal supermercato a casa della nuova compagna. L’uomo è quindi stato portato in Questura per gli adempimenti di rito e, infine, al carcere del Bassone.

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