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Residenze di Camerlata, lettera shock dei residenti: “Prostituzione, furti e degrado”

La questione delle Residenze di Camerlata, enorme complesso edilizio tra le vie Badone e Cuzzi in situazione di estremo degrado e abbandono di cui ci siamo occupati con questo reportage, è arrivata sul tavolo del prefetto Ignazio Coccia.

Con una lunga lettera, è stato l’assessore all’Edilizia privata Marco Butti, in condivisione con i colleghi Alessandra Locatelli ed Elena Negretti, a chiedere una stretta collaborazione al Palazzo del Governo per “mettere in atto tutte le azioni necessarie per garantire la sicurezza ai residenti del complesso”.
Butti, che ha illustrato la vicenda anche al consiglio comunale, punta a condividere con il prefetto “un’operazione di controllo, con il coordinamento di tutte le forze in campo, anche al fine di intraprendere eventuali azioni future, volte a scoraggiare la presenza di abusivi”.

“Sono evidenti le condizioni di degrado ed abbandono del complesso, alle quali si affiancano anche questioni legate alla sicurezza ed alla presenza di soggetti non autorizzati, sia presso alcune unità abitative, sia presso gli spazi comuni – ha scritto Butti – I residenti segnalano anche la presunta presenza di un’attività ricettiva non alberghiera. Rispetto a questo tema l’Amministrazione ha già effettuato una prima verifica e non risulta autorizzata alcuna struttura”.

Una mossa ufficiale, quella partita da Palazzo Cernezzi, che prende le mosse a sua volta dalla segnalazione a tinte drammatiche di alcuni residenti che, dopo il termine dei lavori di costruzione del complesso, vi presero casa e che ora sono costretti a convivere con una situazione da incubo.

In un documento del 13 novembre scorso, infatti, i sottoscrittori della segnalazione al Comune descrivono lo scenario in termini angoscianti. Questo uno dei passaggi, della missiva indirizzata all’amministrazione per avere un esempio: “La situazione attuale rappresenta un pericolo per la sicurezza non soltanto di noi residenti ma dell’intero quartiere, cui è necessario porre rimedio prima che generi conseguenze ancora più gravi”.

“Le encomiabili iniziative di sgombero (es. Ticosa) che la vostra Amministrazione sta ponendo in essere, infatti, rischiano di rendere le “Residenze di Camerlata” il ricovero più prossimo per coloro che devono “ricollocarsi” – si legge ancora nel documento dei residenti – e potrebbero unirsi con una semplice incursione ai misteriosi personaggi che già oggi hanno iniziato a occupare gli appartamenti e le aree comuni – anche sotterranee – del complesso di Camerlata”.

Segue un dettagliato elenco specifico dei problemi che vanno dal “verde incolto” alle “luci assenti”, fino a “portoncini di ingresso con vetri rotti”, “vani scale crollati”, “impianti elettrici scoperti e fatiscenti.

E ancora: “Sospetta occupazione abusiva di almeno un appartamento”, “un appartamento in cui si esercita attività di prostituzione”, “furti nelle cantine”, “tentativi di furto di diversi scooter”, “tre auto abbandonate da anni e di dubbia provenienza”, “bottiglie di birra, mozziconi e…altro, lasciati a terra, il che fa fortemente sospettare che qualcuno di ci passi la notte”.

Una situazione limite, dunque, come già abbiamo potuto documentare anche direttamente, per cui la collaborazione Comune-Prefettura-forze dell’ordine appare oggettivamente inevitabile.

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