Maturità semplificata, tesina, rientri in classe a turni: in questi giorni si discute tanto di scuola dell’obbligo, ma chi si ricorda che esistono anche i bambini dei nidi e delle materne?
Per provare a sollecitare le istituzioni locali invitandole a una riflessione concreta sul tema, pochi giorni fa è stata lanciata una petizione sulla piattaforma change.org seguita, oggi, anche da una lettera inviata al sindaco di Como Mario Landriscina.
“Il problema non è solo dove mettere i bambini più piccoli mentre i genitori sono al lavoro ma cosa stanno perdendo i bambini in termini di socialità – spiega Roberta Confalone, ideatrice della petizione e referente per la provincia di Como della pagina Facebook ‘La Lombardia riparte dai bambini’: “Il problema non sono gli aiuti economici – nessuno al momento sembra preoccuparsene né nell’immediato, né in vista del rientro a settembre. La fase 2 è iniziata, chiediamo di poter portare anche i bambini a viverla appieno”.
“Qualcuno ci ha accusato di essere dei pazzi che mettono a rischio la salute dei bambini con le nostre richieste – prosegue – in realtà quello che proponiamo è solo di predisporre un tavolo di lavoro per capire in che modo sarà possibile tornare all’asilo in autunno e se esiste la possibilità di ipotizzare asili estivi per ‘testare’ queste modalità. Gli spazi potrebbero essere i giardini delle scuole ma anche parchi pubblici o centri sportivi, ora inutilizzati. Per questo abbiamo coinvolto il sindaco, parte attiva per quanto riguarda i nidi ma che può farsi portavoce di un bisogno anche per quanto riguarda le materne statali”.
“Abbiamo accettato tutte le indicazioni di rimanere a casa che abbiamo ricevuto finora – conclude – e accetteremo anche le indicazioni che ci verranno date sul rientro. Ma diteci qualcosa, anche solo che ci state lavorando”.
LA PETIZIONE SU CHANGE:
RIAPERTURA NIDI E MATERNE PROVINCIA DI COMO
Ecco la lettera con tutte le proposte dettagliate per fasce d’età.
Lettera-Sindaco-Landriscina_4maggio2020