“Il Salone del Mobile a settembre sarà molto importante perché costituirà, con uno svolgimento che dovrà garantire la piena sicurezza, il Salone della ripartenza”.
Da Como si leva la voce della Confcommercio dopo la polemica scoppiata sul Salone del Mobile 2021 e le dimissioni del presidente Luti.
“E gli espositori saranno al centro dell’attenzione internazionale”.
Così Roberto Cassani, Presidente dell’Associazione Albergatori di Confcommercio Como che non nasconde, però, la sua grande preoccupazione per la notizia di una “marcia indietro” da parte dei principali brand del design italiano: “Le sempre più insistenti voci dietro le quinte di questi giorni – dice – di un Salone del Mobile rimesso in discussione e annullato ora emergono ed è un colpo molto duro. Nonostante il Governo abbia dato la tanto attesa notizia del ritorno delle fiere e dei congressi in presenza, pare che il Salone del Mobile non sia un evento scontato”.
“E’ importante in questo momento – aggiunge Donghi, coordinatore del Gruppo Mobili di Confcommercio Como – pensare a quale ritorno di immagine potrà avere l’Italia se anche questo evento, causa ‘miopia’, dovesse essere annullato. Appoggiamo e apprezziamo la battaglia che il presidente del Salone Claudio Luti sta facendo ricordando che lo scorso marzo parlava di come occorresse lottare fino alla fine per assicurare il futuro ad una manifestazione che, quest’anno, compie 60 anni. Non è in gioco solo la fiera, quanto l’economia dell’intero settore dell’arredo che deve il successo internazionale al primato dell’Italia e al ruolo indiscusso di Milano come capitale del design, capitale di cui il Salone è l’ambasciatore riconosciuto. Venivano richiesti collaborazione e interventi urgenti alla politica così da dare la necessaria sicurezza per programmare la partecipazione del Salone.
Questa sicurezza è arrivata e ora, invece di comunicare la conferma del Salone, il settore produttivo va verso la decisione contraria. Non sarà così? Bene, non chiediamo che di essere smentiti. Perché il rischio è che si perda la leadership del settore a favore di città come Londra, Vienna, Stoccolma e Dubai che stanno lavorando, fortemente supportate dai governi, per ‘strapparci’ il Salone del Mobile”.
“Ci auguriamo vivamente – conclude Cassani – che non si arrivi ad una scelta così impattante anche per il nostro territorio in quanto il Salone del Mobile porta un grandissimo ritorno anche alle nostre attività. L’annullamento, quest’anno, del Salone del Mobile, avrebbe conseguenze molto gravi per il comparto alberghiero in forte sofferenza. Certo, stiamo difendendo i nostri interessi. Che mai, come in questo momento, sono gli interessi di tutta la filiera turistica, dei nostri dipendenti, dei nostri fornitori e dei cittadini”.