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“Scuola abbattuta per l’autosilo dello stadio? Il sindaco non ‘scarichi’ sul Como, si assuma le sue responsabilità”

Continua a far discutere il destino della scuola Corridoni di via Sinigaglia a Como, per cui il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha finora escluso un abbattimento per far spazio a un autosilo a servizio dello stadio in caso di totale rifacimento ma sul cui futuro le cose sembrano meno nette. Ieri, con questo articolo, davamo conto – con video integrale – delle parole pronunciate dal primo cittadino lunedì sera in consiglio comunale, in un intervento in cui ha dato la responsabilità di quella individuazione al Como 1907: “Per quanto riguarda le decisioni sull’autosilo ospiti – ha detto Rapinese – è una questione che ha scelto il Calcio Como è l’ha fatto là (di fatto confermando che l’indiscrezione non era campata per aria, ndr)”.

Oggi sulla questione interviene Azione Como, con una nota del commissario cittadino Lorenzo Pedretti che alleghiamo di seguito.

Chiudere una scuola non è mai una decisione semplice e, soprattutto, non può essere presa alla leggera. La scuola Corridoni era stata individuata dalla stessa amministrazione come alternativa per le famiglie costrette a spostarsi dopo la chiusura della scuola di via Perti. Non solo: è l’unica opzione realmente valida, essendo parte dello stesso istituto comprensivo, il che consentirebbe agli studenti di mantenere le proprie classi e gli stessi insegnanti, garantendo continuità didattica e stabilità.

Ora, però, il Sindaco Rapinese sembra voler ignorare questa realtà, passando la palla al Como 1907, come se spettasse a una società calcistica privata decidere del futuro dell’istruzione pubblica in città. Ma è il Sindaco che rappresenta i cittadini ed è lui che deve assumersi la responsabilità delle scelte che riguardano Como e i comaschi.

Noi di Azione Como non siamo contrari alla chiusura delle scuole quando necessario, ma queste decisioni devono essere prese con criterio. Servono dati concreti che ne giustifichino la chiusura, un confronto adeguato con famiglie, insegnanti e studenti, e soprattutto soluzioni alternative reali e sostenibili. A oggi, non è chiaro dove saranno collocati gli studenti della Corridoni, né quelli di via Perti che avrebbero dovuto trasferirsi lì.

Il Sindaco ha dichiarato che «è sempre meglio fare un autosilo, piuttosto che chiuderle e basta». Giusto. Ma allora, quale sarà il destino delle altre scuole che l’amministrazione ha intenzione di chiudere? Su questo tema, ancora nessuna risposta.

Ci auguriamo che del futuro della scuola Corridoni, e delle altre scuole di Como, si possa parlare nelle Commissioni e in consiglio comunale, così da approfondire con la dovuta serietà un tema importante per tanti nostri concittadini

Chiediamo all’amministrazione di fare finalmente chiarezza: il futuro delle scuole di Como e dei suoi studenti non può restare un punto interrogativo. Serve una visione, non scelte improvvisate. E soprattutto, serve assunzione di responsabilità.

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