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Scuola di Civiglio, Rovi: “Nessun aiuto per accompagnare i bambini”. Bonduri: “Stiamo lavorando con preside e Asf”

La scuola elementare di Civiglio, in particolare il tema del trasporto degli studenti, torna al centro del dibattito a Palazzo Cernezzi.

E’ il consigliere di Civitas Guido Rovi a esporre nuovamente il problema, già evidenziato nei mesi scorsi (ne abbiamo parlato qui).

“L’ultima seduta del consiglio Comunale ha certificato il totale distacco del palazzo dai problemi dei cittadini – spiega – A nome di Civitas ho presentato una mozione per dare soluzione al problema dell’accompagnamento dei minori sull’autobus alla scuola elementare di Civiglio”.

Plesso che si trova in un quartiere fuori città: una vera e propria “scuola nel bosco” molto amata dai genitori ma è spesso difficile da raggiungere proprio per la sua posizione. E qui entra in gioco il tema del trasporto pubblico degli studenti da Como a Civigilio.

In merito, sottolinea Rovi: “Al momento i bambini di Garzola hanno l’abbonamento agevolato, ma serve comunque qualcuno che li accompagni, altrimenti è un bonus poco fruibile. Negli anni passati i bambini hanno potuto contare del volontariato per l’accompagnamento e le famiglie contribuivano con un rimborso spese. Questa esperienza auto organizzata si è conclusa e i genitori hanno trovato una soluzione tampone nell’ultimo anno con la disponibilità di alcuni di loro, che non ha retto alla prova del Covid”.

A questo punto arriva la mozione di Civitas, presentata in Consiglio comunale per proporre una soluzione diversa: “Persone adeguatamente selezionate tra quelle più idonee tra percettori del reddito di cittadinanza avrebbero potuto garantire l’accompagnamento dei bambini sotto un occhio vigile e responsabile – spiega il consigliere Rovi – La proposta prevedeva una istituzionalizzazione con la messa in campo anche più di una persona per la sorveglianza dei bambini. Con solo tre voti favorevoli, 20 contrari e 8 astensioni il Consiglio ha bocciato la proposta, anche a seguito del parere negativo dell’assessore Bonduri”.

E su Alessandra Bonduri, assessore alle Politiche educative, Rovi aggiunge: “Il parere dell’assessore è basato esclusivamente sull’inerzia e sulla volontà di non fare nulla per il futuro. Di fatto carica sulle famiglie in questa già difficile fase un’ulteriore spesa economica che sarebbe potuta essere a costo zero, perché la legge sul reddito di cittadinanza prevede che gli enti locali facciano ricorso a queste persone nell’ottica del Patto per l’inclusione sociale”.

“Il10 aprile si è deciso che chi percepisce il reddito di cittadinanza è meglio non integrarlo in azioni inclusive e di aiuto ai problemi dei cittadini – conclude – Del resto emerge da un lato una totale mancanza di visione, ma anche di conoscenza della città. Se nel prossimo futuro gli iscritti alla scuola di Civiglio saranno sempre di meno, è chiaro che verrà chiusa. Ma allora i soldi spesi negli ultimi anni, lo saranno stati davvero inutilmente. Ieri (ma non solo ieri) da parte della giunta e del consiglio è venuta meno la volontà politica di fare una qualunque azione a sostegno dell’educazione. Il comune di Como non è disponibile a pagare il servizio di accompagnamento, come pareva evidente, ma nemmeno di trovare soluzioni alternative a costo zero”.

Alessandra Bonduri, contattata da ComoZero, risponde così al consigliere di Civitas: “Io stessa avevo ringraziato il consigliere Rovi per aver portato il tema delle scuole in aula. Per il momento, l’Amministrazione non ha intenzione di chiudere i plessi, infatti ad esempio abbiamo dato un finanziamento alla scuola dell’infanzia di Civiglio. Non penso che ci sia una mancanza di visione, per noi è importante mantenere Civiglio come presidio educativo. I genitori possono decidere di portare i bambini a Civiglio da qualsiasi punto della città, è una scelta libera ma chi ha problemi di trasporto potrà avere agevolazioni attraverso la scuola”.

Proprio sul trasporto degli studenti, aggiunge: “Mi ero già confrontata con la preside dell’Istituto Comprensivo Como Lago Giuseppina Porro. Proponeva un progetto che coinvolgesse una cooperativa per portare i bambini, con abbonamenti a prezzi agevolati per gli accompagnatori. Come Comune parteciperemmo come parte attiva per mettere in comunicazione la scuola con Asf. Il tema del trasporto scolastico è molto complesso, trattandosi di bambini bisogna avere un grado di sicurezza e attenzione molto alto. La mozione di Rovi tecnicamente era di difficile attuazione, sarebbe anche stata difficoltosa la selezione tra le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza”.

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