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Senzatetto, il gruppo Cominciamo da Como: “La giunta ha precluso ogni percorso condiviso”

Il gruppo di “Cominciamo da Como”, animato da Roberto Adduci, torna in modo fortemente critico sulla gestione dell’emergenza senzatetto dopo la manifestazione dell’8 luglio scorso.

“L’azione concreta da parte dell’amministrazione comunale si limita in proposito a interventi trisettimanali di sanificazione dei portici di San Francesco durante i giorni di mercato, che di fatto si traducono semplicemente nello smaltimento di coperte e materassi a disposizione di chi vi dimora – si legge nella nota – Solo la presenza sul posto del volontariato e della cittadinanza attiva impedisce che venga ogni volta rimosso l’occorrente per dormire insieme a effetti personali, indumenti e documenti”.

Dopo aver ricordato la perdurante assenza di un dormitorio permanente, sulla scorta della mozione votata trasversalmente un anno fa, viene chiesta “alla giunta una prova concreta del proprio impegno ad affrontare in maniera risolutiva il problema, richiedendo l’estensione immediata degli orari d apertura dei bagni pubblici, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, presenti nel sottopassaggio di piazza Vittoria e in via Sirtori”.

“Durante il presidio di mercoledì abbiamo pertanto chiesto al sindaco Landriscina di prendere pubblicamente l’impegno in tal senso, così da mostrare la volontà concreta di dare seguito alle richieste che la cittadinanza comasca avanza in modo sempre più condiviso, insistente e urgente – prosegue il comunicato – Abbiamo purtroppo dovuto prendere atto della indisponibilità al dialogo con la cittadinanza da parte del sindaco, che non ha accettato di prendere parola né di impegnarsi pubblicamente. Il primo cittadino si è limitato a ricevere una delegazione in rappresentanza delle persone convenute al presidio, chiedendo la dimostrazione di un atteggiamento costruttivo attraverso la partecipazione a un incontro separato in data da destinarsi”.

“Rifiutando il dialogo con la cittadinanza e mancando di dare seguito alla nostra richiesta di estensione dell’orario di apertura dei bagni pubblici, il sindaco ha dimostrato che è la giunta, e non la cittadinanza attiva, a precludere ogni percorso condiviso – conclude la nota – per questo motivo rifiutiamo fermamente la vaga proposta del sindaco a collaborare con alcune persone ad un tavolo di discussione finché non avrà dato prova concreta della sua volontà di agire rispetto alla gravissima situazione delle persone senza fissa dimora”.

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