Una bella notizia per il piccolo borgo di Pigra, vero e proprio ‘nido’ per circa 230 abitanti affacciato a picco sul Lago di Como. Al paese, o meglio alla sua biblioteca, Regione Lombardia ha destinato 20.000 euro per completare l’ampliamento e per dotarla di nuovi arredi: “Anche nei borghi più piccoli – sottolinea la consigliera regionale comasca Anna Dotti (FdI) – la cultura deve essere accessibile, viva, presente. Una biblioteca non è solo un deposito di libri, ma un luogo di incontro, formazione e appartenenza”.
Sempre Dotti ha annunciato altri stanziamenti a favore della cultura in provincia di Como per interventi strategici su tre assi fondamentali: memoria industriale, modernizzazione museale e valorizzazione delle biblioteche di prossimità.
“Dalla seta alla biblioteca di montagna, Como dimostra di avere tutte le carte in regola per coniugare storia e innovazione – ha affermato Dotti, commentando l’assegnazione di oltre 47 mila euro per tre progetti comaschi finanziati nell’ambito dell’Avviso Unico Cultura 2025 – Regione Lombardia premia questa capacità con investimenti mirati e intelligenti, che rafforzano l’identità dei nostri territori e aprono nuove strade alla cultura diffusa”.
Oltre alla biblioteca di Pigra, a Cernobbio Villa Bernasconi riceve 17.115 euro per un progetto di aggiornamento tecnologico che punta a rendere ancora più immersivo il percorso museale dedicato alla tradizione industriale locale. “Un esempio virtuoso – commenta Dotti – di come l’eleganza dell’Art Nouveau possa dialogare con le nuove tecnologie per raccontare in modo moderno la nostra storia produttiva”.
Infine, a Como, ecco il finanziamento di 10.040 euro alla Fondazione della Seta ETS sosterrà la conservazione e digitalizzazione del patrimonio del Museo della Seta: “La seta comasca è molto più di una produzione d’eccellenza – rimarca la consigliera regionale – è il simbolo di una cultura del lavoro che ha saputo aprirsi al mondo. Questo intervento serve a custodire e proiettare nel futuro una memoria che ci rende unici”.

“Credo profondamente – conclude – che investire nella cultura non significhi solo restaurare muri o acquistare arredi: significa rafforzare il tessuto umano delle nostre comunità. Significa offrire ai cittadini, soprattutto ai più giovani, la possibilità di riconoscersi in un’identità condivisa e di costruire futuro a partire dalle proprie radici. La cultura non è un lusso: è una necessità civile. E la politica ha il dovere di sostenerla con scelte concrete e visione”.