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Frana di Scarenna, uno scandalo lungo 14 anni. Oggi il caso in Regione, Gaddi: “Meglio liberare la strada che costruirne una nuova”

Cosa possiamo fare per voi? Con questa disponibilità oggi abbiamo convocato a Palazzo Pirelli i Sindaci interessati alla soluzione per i disagi causati dalla frana sulla strada di Scarenna ed evitare che i fondi messi a disposizione da Regione Lombardia non vengano spesi”.

Così il Presidente della Commissione TerritorioJonathan Lobati (FI), ha commentato l’audizione che si è tenuta nella sede del Consiglio regionale e che ha visto la presenza del Sindaco di Caslino d’Erba Marcello Pontiggia, del Comune di Asso Tiziano Aceti, del Comune di Canzo Giulio Nava e della Presidente della Comunità montana Triangolo Lariano Patrizia Mazza. L’incontro, richiesto dal Consigliere Sergio Gaddi (FI), ha visto la partecipazione anche dei Consiglieri Anna Dotti (FdI) e Marisa Cesana (Lombardia ideale).

A Scarenna, frazione di Asso, una frana nel 2010 ha interrotto il collegamento con Caslino d’Erba. Da allora, la frazione – 1800 abitanti – rimane raggiungibile soltanto attraverso un ponte.
E’ stato un momento molto utile e importante di confronto e di ascolto del territorio – ha dichiarato il Presidente Lobati –. Ci sono a disposizione risorse molto cospicue da parte di Regione Lombardia, vorremmo che vengano utilizzate al più presto per risolvere questo annoso problema e auspichiamo l’accordo tra i Comuni”. A tale proposito tutti i Sindaci si sono detti disponibili a vagliare la fattibilità del progetto di ripristino della vecchia strada, con le adeguate modifiche per la messa in sicurezza.

L’obiettivo essenziale è la risoluzione di un problema che ormai si trascina da tempo – ha sottolineato il Consigliere Gaddi -. Dal mio personale punto di vista, ritengo che liberare una strada sia una soluzione più semplice rispetto a costruirne una nuova, ma qualora le valutazioni tecniche rendessero fattibile e più percorribile l’ipotesi di togliere massi dalla strada ostruita, allora credo che quella sia la via prioritaria. Auspico che non ci siano frizioni politiche, perché queste sarebbero oltraggiose nei confronti dei cittadini che attendono la soluzione al loro disagio”.             

Qualche distinguo è stato avanzato da Gigi Ponti (PD), Consigliere Segretario della Commissione, che ha rimarcato come “la soluzione va trovata capendo come proteggere il territorio dalle fragilità alla base della frana, ascoltando anche le esigenze di pianificazione e quelle ambientali”.

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