Piuttosto incredibilmente, nelle ultime ore si è messa in discussione anche la generosità di un gesto e l’oggetto stesso del dono: ossia la stanza degli abbracci regalata dallo Spi Cgil alla sede di Rebbio della Ca’ d’Industria.
Ma al netto di discussioni e polemiche, oggi arriva una foto che sembra destinata a spazzare via ogni nube e rischiarare il cielo. La vedete in copertina e qui sotto, non serve commentare granché. Basta il capo inclinato della signora in nero per scorgere impaziente un proprio caro, come didascalia.
Basta, piuttosto, riportare le parole del presidente della Fondazione Ca’ d’Industria, Gianmarco Beccalli.
“Oggi, Via Varesina. Giornata di sole e di speranza – ha scritto commentando l’immagine da egli stesso diffusa – Un grazie di cuore a Cgil SPI per il prezioso dono che hanno riservato alla sede di Rebbio di Ca’ d’Industria”.
“Una stanza degli abbracci gonfiabile. Non l’avevamo ancora. Anche se tutti i famigliari (giustamente) ce la chiedevano da tempo – prosegue Beccalli – Per tornare a riabbracciare i propri cari. Abbiamo verificato, con nuovi macchinari acquistati, di poterla sanificate senza rischi per nessuno. Appena possibile, quindi, la inaugureremo proprio in via Varesina”.
“E speriamo sia solo l’inizio – conclude Beccalli – Tornate a trovarci e ad affidarci i vostri affetti. Ci prendiamo cura di loro da sempre e vogliamo continuare a farlo. Qui e nelle altre sedi della Fondazione”.