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Statale nel caos, stop alla ferrovia Lecco-Colico e Variante a rilento: “Basta selfie, Salvini venga sul Lago di Como”

Azione torna a denunciare i ritardi del cantiere della Tremezzina e la situazione, sempre più insostenibile, del traffico lungo la Statale Regina. A fine maggio le esplosioni nella galleria di Colonno per la costruzione della Variante sono riprese ma – al netto dei grandi ritardi sulla tabella di marcia già accumulati – ancora restano da risolvere i problemi legati allo smaltimento del materiale di scavo contaminato già al centro del confronto tra Anas e consorzio che si è aggiudicato il maxi appalto.

“Purtroppo, non siamo sorpresi – si legge nella nota – è chiaro che, al di là degli annunci, il Ministro delle Infrastrutture ha abbandonato il territorio comasco al proprio destino, ignorando le difficoltà quotidiane di cittadini, pendolari e turisti”.

Carlo Bordoni, responsabile organizzazione di Azione Como, dichiara: “Abbiamo sempre fatto opposizione in modo responsabile, ma in questo caso non possiamo tacere: mentre il cantiere va a rilento, è urgente affrontare la gestione del traffico. Non bastano i movieri, che svolgono un lavoro encomiabile: serve una strategia condivisa con il territorio, che passi da un potenziamento serio e immediato del trasporto pubblico via lago. La situazione è destinata a peggiorare: dal 15 giugno, infatti, sarà interrotta anche la linea ferroviaria Lecco–Colico, che trasportava un numero rilevante di turisti verso l’alto lago. Senza alternative via acqua, quelle persone si riverseranno inevitabilmente sulla strada.”

Lorenzo Pedretti, segretario provinciale di Azione Como, prosegue: “Il cantiere deve riprendere con slancio. Il nostro territorio non può permettersi ulteriori rallentamenti. Abbiamo bisogno di un Ministro che affronti la situazione con lungimiranza e strategia: non bastano più passerelle e selfie.”

Conclude l’onorevole Fabrizio Benzoni, segretario regionale di Azione Lombardia: “Il Ministro Salvini venga in Commissione a riferire. Non è più accettabile che, mentre i lavori avanzano a rilento, il Ministro faccia finta di nulla.”

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