Contro il fenomeno dei cosiddetti ‘buttadentro’ sui pontili di Como arriva la voce della nuova Associazione Noleggio da Diporto del Lago di Como che tra l’altro – con una nota ufficiale – “esprime il pieno sostegno alla delibera recentemente emanata dal Sindaco di Como, che vieta la presenza dei cosiddetti ‘buttadentro’ lungo le rive del lago, in particolare nelle zone di Piazza Matteotti, Viale Geno e Sant’Agostino”.
Presidente dell’associazione è Pietro Peddone, proprietario di Como Yachting, che personalmente rimarca anche un aspetto: “La nostra categoria non si sta affatto ribellando al nuovo provvedimento della giunta di Como, anzi. Da lungo tempo chiedevamo provvedimenti seri per mettere un argine al fenomeno dei cosiddetti ‘buttadentro’ per le barche, visto non ci risulta che avvocati o altri professionisti si mettano sui marciapiedi a prendere i clienti. Dunque ben venga una stretta, naturalmente a patto che poi i divieti e le regole vengano fatte rispettare sul serio, con multe proporzionate alla gravità del fatto e non da pochi euro, oltre che con controlli costanti”.
Tornando alla nota ufficiale diffusa dall’associazione, nel documento viene rimarcato che la regola per lo stop ai ‘buttadentro’ era “attesa da tempo da numerosi operatori del settore e rappresenta un passo significativo per la tutela dell’immagine di eccellenza e ospitalità del Lago di Como. L’eliminazione di pratiche invasive e poco trasparenti contribuirà ad alzare la qualità dei servizi offerti ai visitatori, nel rispetto delle normative vigenti, del decoro urbano e della concorrenza leale”.
Allargando il discorso all’intero comparto dei taxi boat e degli Ncc, viene smentito che il comparto stesso “sia contrario all’ordinanza”; al contrario, si precisa come alcune voci che hanno criticato la delibera della giunta rappresentino “solo una piccola parte degli operatori attivi sul lago, nessuno dei quali appartenente alla categoria degli Ncc”.
“Non si mette in dubbio che una parte di queste società operi con regolare partita Iva e personale assunto con contratto – prosegue la nota – Tuttavia, nessuna di esse risulta in possesso di una concessione per la vendita di servizi su suolo pubblico, né in forma ambulante né su piazzola fissa. Un’ulteriore pratica diffusa riguarda la sosta con l’imbarcazione all’interno o all’esterno dei porti senza una prenotazione dimostrabile, in violazione delle disposizioni vigenti”.
Sul futuro, “l’Associazione non intende aprire un conflitto con gli operatori in questione, ma sottolinea che per operare nel rispetto delle regole è necessario essere in possesso delle dovute autorizzazioni. Con richieste regolari e conformi alle normative comunali, sarà eventualmente possibile attivarsi per ottenere spazi autorizzati – come piccoli chioschi – così come avviene nella maggior parte delle località turistiche italiane. Tutti gli operatori aderenti all’Associazione ribadiscono dunque il pieno appoggio all’ordinanza del Comune di Como e la disponibilità a collaborare con le istituzioni per definire un quadro normativo chiaro e condiviso, che garantisca legalità, ordine, qualità del servizio e salvaguardia dell’immagine internazionale del nostro lago”.