Il Codacons chiede alla prefettura di Como di stoppare l’invasione di tavolini, sedie, pedane e ombrelloni che bar e ristoranti piazzano sul suolo pubblico.
L’associazione che tutela gli interessi dei consumatori ha diffidato il Governo, numerose prefetture e Comuni a ritirare con effetto immediato le concessioni date ai locali per l’occupazione degli spazi pubblici. Un fenomeno che ha interessato, e molto, anche la città di Como, dove Palazzo Cernezzi ha permesso ai locali di ampliare – anche sui parcheggi blu, in alcuni casi – i proprio spazi all’aperto occupandoli con tavolini in più.
diffida al Governo di CodaconsNel documento inviato, come detto, anche alla Prefettura di Como, il Codacons afferma che il Governo già in passato, con il decreto n. 34 del 2020 per supportare le imprese operanti nel settore ristorazione, permetteva l’installazione temporanea “su vie, piazze, strade e spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico di strutture quali dehors, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, in deroga alle autorizzazioni previste dalla legge”.
L’associazione spiega che “successivamente il dl n. 104 del 14 agosto 2020, il Decreto Ristori e il DL Sostegni hanno confermato tali misure prorogando il termine per la posa in opera di strutture amovibili rispettivamente al 31 dicembre 2020, al 30 marzo 2021 ed infine al 31 dicembre 2021. A far data dal primo giugno 2021, tuttavia, alle attività di ristorazione è stato permesso di aprire anche al chiuso, con la conseguenza che la presenza di spazi esterni non è più prevista come condizione essenziale per lo svolgimento dell’attività di ristorazione”.
“Il fiorire di strutture amovibili destinate alla somministrazione di cibi e bevande su marciapiedi, strade e soprattutto sugli stalli destinati ai parcheggi specie nelle grandi città e senza alcuna autorizzazione determina problemi alla viabilità e ostacola il passaggio pedonale esponendo i cittadini al rischio di sinistri”, ha poi spiegato il presidente Carlo Rienzi.
“L’invasione di tavolini e ombrelloni, specie nei centri storici, rappresenta inoltre un danno al decoro, alla visibilità e godibilità delle aree e dello spazio architettonico e paesaggistico, e realizza veri e propri reati previsti dal nostro ordinamento, come quello di blocco stradale, occupazione della sede stradale e invasione di terreni o edifici”, ha concluso.
La palla, dunque, ora passa al Comune di Como, passando per le eventuali indicazioni di Governo e Prefettura.
6 Commenti
il codacons inutile e dannoso
Ma dai un po’di vita in città e subito infastiditi. Meglio i tavolini che le auto.
E’ ora di porre freno e mettere ordine a questa invasione “prepotente” ed ora assolutamente ingiustificata dello spazio PUBBLICO.
la dannosità del CODACONS è irritante.
Meno parcheggi più tavoli. E i turisti mordi-e-fuggi che parcheggino all’autosilo in Napoleona, è fatto per loro!
Aspetterei fino al 30.09, così salvano l’estate e poi tutto come prima. È vero che gli ampliamenti concessi creano intralcio.
Il problema è proprio “e poi tutto come prima”; io temo che “dopo” rimarrà tutto come “adesso”: tavolini, sedie, poltroncine dovunque.