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Sul Lago di Como un’altra estate senza aliscafi: tutti i mezzi della Navigazione sono guasti

Aliscafi fermi sul Lago di Como: un’assurdità che però, purtroppo, è sempre più la normalità. Dall’ormai lontano 22 luglio, nel pieno della stagione turistica che sta facendo segnare numeri record sul Lario, il servizio veloce della Navigazione va a spizzichi e bocconi oppure è totalmente fermo. La causa? Guasti, per l’ennesima volta, a tutti gli aliscafi e catamarani del servizio veloce. E la questione approda anche in consiglio regionale.

“La situazione degli aliscafi e dei catamarani della Navigazione è incredibilmente preoccupante. Parliamo di un servizio essenziale, quello veloce, che serve residenti e turisti in tutto il bacino del lago di Como. Uno stop di questo tipo è inaccettabile” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

“Ho presentato un’interrogazione all’assessore regionale competente per chiedere come Regione Lombardia intenda sopperire allo stop dei natanti veloci sul Lario e se intenda procedere con il potenziamento immediato del trasporto pubblico locale su gomma – aggiunge – Questa, al momento, potrebbe essere la soluzione-tampone più rapida. Mi aspetto che Palazzo Lombardia si attivi il prima possibile per ridurre gli enormi disagi in corso. Altra partita riguarda il medio-lungo periodo: non possiamo permettere che i cittadini del lago e delle valli che si spostano per andare a lavorare continuino a soffrire un disservizio anche in autunno. Invito il presidente Fontana a confrontarsi con il Ministro Salvini per trovare una soluzione”.

“Il blocco delle corse veloci non è una novità e segue una situazione analoga verificatasi nell’estate del 2023. Così si riapre un capitolo importante per il trasporto pubblico sul lago di Como: quello della regionalizzazione del servizio. Il Consiglio regionale ha recentemente votato all’unanimità una mozione sul tema e tale passaggio potrebbe finalmente permettere investimenti e miglioramenti della flotta – conclude il consigliere – Ciò che trovo sconcertante è il dato politico di fondo: nonostante un decreto del 1997 permettesse di trasferire le competenze sulla navigazione lacuale dal Governo centrale alle Regioni, tutto è rimasto fermo per decenni nonostante il Partito Democratico abbia più volte sollecitato la Regione Lombardia a collaborare con il Governo sul tema. Ora, temo, vediamo le conseguenze di questi enormi ritardi”.

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2 Commenti

  1. Mezzi vecchi ed inadeguati per garantire il servizio rapido, l’ultimo aliscafo arrivato nel Febbraio 2024 ha 44 primavere, ormai sono tutti pezzi da museo che necessitano di costanti e continue riparazioni, ed infatti sono regolarmente rotti……..

  2. Ghe voe i daneeee! Più soldi ai dipendenti: di terra, navigante e di cantiere; basta ditte fantasma che falliscono dopo un mese ma i lavori vanno fatti fare a ditte del territorio serie e competenti; basta con sta storia della regionalizzazione, una ditta statale dal 1957 coi fondi statali può migliorare passando sotto la regione? Ma fatemi il piacere! Basta con le priorità politiche tipo il Patria… Bisogna mettere a posto tutti gli altri prima! Basta Aliscafi presi dagli altri laghi… Bisogna comprarne nuovi! Traghetti nuovi e grandi! Altro che greenwashing coi battelli ibridi che fanno ridere…

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