Aumentano gli stipendi nell’edilizia in Svizzera. Le parti contraenti del Contratto nazionale mantello (CNM) per il settore principale dell’edilizia hanno concordato, nelle trattative salariali di quest’anno per il 2025, un aumento salariale generale dell’1,4 percento.
Inoltre, dato che nei prossimi anni la generazione dei baby boomer andrà in pensione, è stato necessario adottare misure per garantire il pensionamento a 60 anni. I contributi di finanziamento e le prestazioni sono stati leggermente adeguati, per consentire ai lavoratori edili di continuare a beneficiare di una rendita dignitosa.
Il 5 novembre, i sindacati Syna e Unia e la Società svizzera degli impresari costruttori SSIC hanno raggiunto un accordo nelle attuali trattative salariali. L’8 novembre i delegati della SSIC, il 9 novembre quelli della base di Syna e lo scorso sabato i delegati dei lavoratori edili di Unia hanno approvato il risultato.
Novità dal 1° gennaio 2025
Il risultato negoziale si applica a tutte le imprese edili sottoposte al CNM e a circa 70’000 lavoratori e include i seguenti punti:
A partire da gennaio 2025, i salari effettivi e i salari minimi saranno aumentati a titolo generale dell’1,4 percento. Il contributo di finanziamento dei datori di lavoro per il pensionamento a 60 anni (pensionamento anticipato PEAN) sarà aumentato dello 0,5 percento.
Sul piano delle prestazioni, i contributi per la compensazione degli accrediti di vecchiaia LPP saranno eliminati, una rendita completa sarà garantita dopo 20 anni di contribuzione anziché 15 e gli incentivi per continuare a lavorare volontariamente oltre i 60 anni saranno potenziati.
Il termine di disdetta per il modello di pensionamento anticipato del ramo professionale viene aumentato da 5 a 10 anni. Se, contrariamente alle aspettative, in futuro si renderanno necessarie ulteriori misure di risanamento, saranno i lavoratori a decidere se attuarle attraverso aumenti dei contributi o adeguamenti delle prestazioni.
Il risultato negoziale è stato raggiunto dopo diverse tornate di trattative. Una soluzione è stata infine possibile grazie alla disponibilità di entrambe le parti a fare concessioni reciproche. Per tutte le parti contraenti, l’esito non è stato privo di controversie. Tuttavia, dopo approfondite discussioni, una maggioranza di ogni parte ha approvato il risultato. Decisivo per i lavoratori edili è stato il fatto che, con questo risultato negoziale, è stato possibile mantenere l’attuale potere d’acquisto nonché garantire il pensionamento anticipato senza riduzione delle rendite e senza innalzamento dell’età pensionabile.