Entrano immediatamente in vigore nuove normative che regolano l’esercizio della pesca nelle acque internazionali italo-svizzere, segnatamente i laghi Verbano (Lago Maggiore), Ceresio (Lago di Lugano) e il fiume Tresa. Al centro del dibattito tra pescatori e amministrazioni competenti è finita la tecnologia Live Sonar, ovvero gli ecoscandagli di ultima generazione.
Il Live Sonar è una tecnologia avanzata che permette l’individuazione in tempo reale e ad alta definizione dei movimenti e della posizione esatta dei pesci. La sua diffusione ha sollevato la questione fondamentale del progresso tecnologico applicato alla pesca, mettendolo in contrapposizione con l’esperienza naturalistica e, soprattutto, con la necessità di tutelare i popolamenti ittici da pratiche che potrebbero portare a sfruttamenti eccessivi o potenzialmente nocivi.
La Commissione Italo-Svizzera per la Pesca (CISPP) ha ufficialmente deciso di adottare, a titolo precauzionale, un divieto temporaneo di tre anni sull’utilizzo delle tecnologie Live Sonar.
Durante questo periodo di tre anni, l’uso e la detenzione in barca di ecoscandagli dotati di tecnologia Live nelle acque dei laghi Verbano, Ceresio e del fiume Tresa sono vietati. È importante specificare che gli ecoscandagli con tecnologia classica non rientrano in questa discussione e continuano quindi a essere pienamente consentiti per l’attività di pesca.
In un comunicato, la Commissione ha spiegato che, nello stesso periodo del divieto, si impegna a monitorare l’evoluzione tecnologica applicabile alla pesca. L’obiettivo è valutare quale approccio a lungo termine possa conciliarsi con lo scopo comune, previsto dalla Convenzione tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana per la pesca nelle acque italo-svizzere, di difendere e migliorare l’ambiente acquatico e di consentire “un equilibrato sviluppo dell’attività di pesca in tutte le sue forme”.