“Opera troppo costosa contraria alle politiche di mobilità integrata adottate dai paesi europei e costo del pedaggio che rischia di raggiungere livelli esorbitanti”. Così Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, si scaglia contro la volontà, espressa nelle scorse ore dal Governatore di Regione Lombardia, di portare a termine la Tangenziale di Como con un secondo lotto.
La forte critica pentastellata, a firma del consigliere, è stata diffusa in un comunicato stampa questa mattina, prende di mira diversi aspetti dello sviluppo del secondo lotto dell’opera.
“Dall’incontro effettuato nelle Commissioni V e I riunite dell’ottobre scorso, il presidente della Società Pedemontana Andrea Mentasti aveva escluso ogni ipotesi di completamento della Tangenziale di Como nel tratto Albate-Albese con Cassano. Mentasti aveva anche chiarito che il secondo lotto non era mai stato oggetto di finanziamento e quindi serviva trovare nuovi fondi”.
Non indifferente è il costo preventivato per il completamento del secondo tratto che, secondo Erba, andrebbe a rendere il pedaggio estremamente costoso per gli utenti.
“Per meno di 10 km è stata preventivata una spesa di 650 milioni di euro. Costo che renderebbe il pedaggio molto oneroso e non certo gratuito come la maggior parte degli automobilisti vorrebbe. Quindi il secondo lotto della Tangenziale è più un’illusione e una chimera che un’opera concretamente realizzabile. Non è positivo illudere i cittadini comaschi come è stato fatto con la gratuità del primo lotto”, dichiara Erba.
Erba non risparmia ulteriori critiche per Regione Lombardia, colpevole di non fare abbastanza per favorire nuove forme di mobilità, prediligendo grandi opere piuttosto che la realizzazione di infrastrutture che rispondano alle reali necessità del territorio:
“La verità è che Regione Lombardia sta facendo poco per puntare su una mobilità diversa e più efficiente come lo stesso Mentasti aveva suggerito nella sua relazione. In Svizzera e in molti altri paesi europei si sta cercando di limitare l’utilizzo dell’automobile mentre noi stiamo andando esattamente nella direzione opposta. Con tutti quei soldi sarebbe più opportuno puntare sulla mobilità integrata e dare la priorità alle tante piccole opere di cui il nostro territorio ha bisogno” .
La nota stampa si conclude con un commento sull’impossibilità di realizzare una tangenziale senza pedaggio, in quanto necessario, insieme al recupero dei crediti pregressi, per il ripianamento delle spese di realizzazione.
“Il pedaggio e il recupero crediti sui mancati pagamenti sono essenziali per portare in pareggio gli investimenti effettuati per la costruzione e la gestione della Tangenziale di Como. Con queste premesse, purtroppo, è difficile ipotizzare l’eliminazione del pedaggio”, conclude Raffaele Erba.