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Tassa sulla salute, un grande paradosso sul confine: “La Svizzera tutela i frontalieri più di Lombardia e governo”

Un vero paradosso: la Svizzera – da tempo schierata contro la tassa della saluta – tutela di più i frontalieri rispetto a Regione Lombardia e governo centrale. A dirlo, peraltro proprio mentre alcuni deputati svizzeri ipotizzano che il nuovo balzello sia persino illegale, è il consigliere regionale comasco del Pd, Angelo Orsenigo.

“La Svizzera sta tutelando i cittadini italiani, molto più di quanto facciano Governo Italiano e Regione Lombardia”, afferma in una nota.

“Di fronte alla richiesta pretestuosa del Governo Meloni di mettere le mani nelle tasche dei lavoratori italiani impegnati in Svizzera, per la prima volta anche la politica ticinese si esprime e lo fa ritenendo ingiusto il prelievo forzato voluto da Regione Lombardia – aggiunge il consigliere regionale comasco – ‘Sa di tassa senza nessuna contro prestazione in cambio’ affermano i deputati elvetici, a cui si unisce anche la posizione contraria di Regione Piemonte. Non si comprende come l’assessore Bertolaso possa ritenere questa misura una giusta compensazione”.

Poi un appello a Regione Lombardia “che vuole questa tassa, e che attraverso le parole dell’assessore è definita come ‘legittima’, non è in grado di applicarla, perché dai Cantoni Svizzeri non arrivano i dati richiesti”.

“Ma dico al Governo e a Bertolaso che non applicare la tassa sulla salute ai nostri lavoratori frontalieri non è un regalo di Natale, ma una misura di rispetto – conclude Orsenigo – Dobbiamo essere imparziali e giusti nei confronti di tutti i cittadini. Altre Regioni, come il Piemonte, dello stesso colore politico di Governo e Lombardia sono contro questo provvedimento, si dovrebbe avviare una seria riflessione”.

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