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Terza linea del forno, appello dell’assessore Annoni: “Serve un’indagine epidemiologica, Ats ha i dati”

La prima riunione del consiglio comunale in presenza, dopo lo stop pandemico, riporta al centro dell’attenzione il progetto di realizzazione della terza linea del termovalorizzatore presentato da Acsm Agam. E, oltre alla presentazione finale del lavoro svolto dalla Commissione speciale creata per capire pro e contro dell’opera, e presieduta dal consigliere Mario Gorla, è arrivata una richiesta chiara. A formularla l’assessore all’Ambiente Paolo Annoni che ha sollecitato la realizzazione di un’indagine epidemiologica. (gli approfondimenti)

“Mi permetto di richiamare anch’io dopo il sindaco e Mario Gorla la tutala della salute, come è scritto nell’articolo 32 della Costituzione Italiana. E faccio un appello – ha detto Annoni in aula – Mi rivolgo proprio ad Acsm Agam. Da più parti negli interventi della commissione e anche qui in consiglio è emersa la richiesta di effettuare una indagine epidemiologica (sanitaria o ecologica) per rassicurare l’Amministrazione e i cittadini che il funzionamento del termovalorizzatore negli ultimi decenni non abbia causato problemi di salute sul nostro territorio. Alla Guzza tra Albate e Camerlata esiste un forno inceneritore dal 1968, dopo 20 anni è stata autorizzata la seconda linea oggi in funzione. A conclusione dei lavori, faccio quindi mia tale istanza sollecitando Acsm Agam a farsi parte attiva nel chiedere ad Ats Insubria di effettuare questo studio”.

“Vorrei e vorremmo sapere quanto è stata l’incidenza delle malattie respiratorie nel periodo in rapporto agli altri quartieri. Malattie che possono sfociare in patologie anche gravissime, pensiamo al cancro ai polmoni. Conoscere i dati sulla mortalità, le nascite premature – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente – Questi numeri ci sono già, ma solo Ats ha accesso al registro dei dati di mortalità e morbosità georeferenziati, elemento indispensabile per la valutazione”.

“Sono certo – ha concluso – che Acsm Agam, nella sua qualità di azienda partecipata anche dal Comune di Como e attenta al territorio, potrà farsi promotrice di questo approfondimento interfacciandosi con i tecnici di Ats al fine di richiedere lo studio e mettere a disposizione i dati emissivi dell’impianto e tutto quanto sia necessario per la redazione dell’indagine da parte di Ats, che sarà garante della privacy sui dati sensibili utilizzati e dell’assoluto rigore scientifico. Credo che questo sia un passaggio fondamentale per qualsiasi ulteriore discussione sull’area e sull’impianto”.

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