L’iter per la realizzazione del nuovo museo che accoglierà il cosiddetto Tesoro di Como, cioè una selezione delle monete d’oro di epoca romana rinvenute nel cantiere dell’ex Cressoni, prosegue e secondo i programmi dell’amministrazione comunale la mostra potrebbe aprire i battenti entro l’estate.
Non tutto è filato liscio nella procedura di selezione (con procedura negoziata e senza bando) delle aziende per l’allestimento del futuro museo. La scadenza per la presentazione delle offerte era fissato alle 9 del 19 gennaio scorso e a Palazzo Cernezzi sono arrivate due buste. Una delle aziende, però, è stata esclusa per assenza di requisiti.
Erano state ammesse in due: la Tecnolegno Allestimenti e la Arco, quest’ultima però con l’attivazione del soccorso istruttorio (ossia la possibilità di sanare irregolarità formali nella proposta di partecipazione). Nonostante questa chance, l’esito negativo del soccorso istruttorio ha portato all’esclusione della Arco “in quanto non soddisfa i requisiti di carattere speciale relativi alla capacità tecnico professionale richiesti dal punto 6.3. della lettera invito, avendo dichiarato di aver eseguito delle lavorazioni di importo inferiore rispetto a quello previsto nei documenti di gara”. Dunque, in lizza per l’aggiudicazione dei lavori di allestimento rimane solo la Tecnolegno Allestimenti.
3 Commenti
Qui si dice che tutto procede secondo i programmi dell’amministrazione e che la mostra dovrebbe aprire entro l’estate; nell’articolo a cui rinviate c’è scritto che la mostra sarebbe stata inaugurata nel dicembre 2023. In mezzo, se non sbaglio, c’è sempre l’affaire bocciofila… Mah.
Ma succede solo a Como ?
Già intravvedo un inevitabile ricorso al TAR da parte della società esclusa con conseguente dilatazione dei tempi di aggiudicazione…..