Da martedì 14 maggio a giovedì 18 maggio il prestigioso Royal Air Squadron (Ras) è ospite di Aero Club Como, che ne ha curato tutti i dettagli della permanenza in Italia. Martedì 14 maggio, 43, tra membri e accompagnatori del Ras, con 15 aerei storici, sono arrivati all’Aero Club Milano, come prima tappa di un tour che prevede un soggiorno sul Lario e successivamente una visita all’Aero Club Cremona; quattro giorni intensi per volare, ma anche destinati a scoprire musei, panorami, scrigni e tradizioni della nostra Regione.
The Royal Air Squadron nasce ufficialmente nel 1966, da 33 Soci pluridecorati nella Seconda Guerra Mondiale, a raccogliere l’eredità morale e storica di piloti e ufficiali provenienti dalla Royal Air Force (Raf), che dal 1918 vanta una lunga e blasonata storia al servizio della Corona britannica. Da sempre the Royal Air Squadron è attivo in operazioni civilmente utili e iniziative benefiche; organizza per i Soci voli all’interno del Regno Unito, spedizioni in Europa e Oltreoceano. Si tratta di una realtà molto esclusiva, per accedervi occorre essere presentati da minimo due Soci e avere alle spalle una storia nell’aviazione civile, o militare, significativa. Tra tutte le attività di cui è promotore, the Royal Air Squadron è altresì noto per le gare, i trofei, competizioni riconosciute e note a livello internazionale. Il 16 maggio gli ospiti sono stati in visita all’Isola dei Cipressi, nel Lago di Pusiano, accolti dalla famiglia Gavazzi; il giorno dopo il programma prevede ammirare il Lario via battello e di recarsi al Museo della Barca Lariana e presso il Museo Moto Guzzi.
Il Presidente, Enrico Guggiari, spiegano dall’Areo Club: “Dall’inizio del suo mandato ha portato avanti, con costanza e determinazione, progetti e missioni, che potessero consolidare un network di alleanze internazionali, strategiche e prestigiose, quali ad esempio il gemellaggio con l’Hydravion Club di Montecarlo (settembre 2021), e ancora agli ultimi mesi del 2022 risale la sinergia siglata con l’Univesità Bilim di Antalya, per formare i cadetti della sezione aeronautica, consentendo loro di prendere l’abilitazione sugli idrovolanti: in un solo anno accademico, 90 sono gli allievi turchi -tra questi anche allieve- destinati ad essere addestrati dalla Scuola di Como. Proprio in virtù di quest’importante accordo con la Turchia, il 3 dicembre scorso una delegazione della Scuola e del Club, ospitata ad Antalya, è stata insignita con onorificenze accademiche, a sottolineare ancora una volta l’unicità della Scuola di volo di Como”.
A pochi giorni fa risale un altro accordo, voluto e firmato da Enrico Guggiari, per la condivisione di informazioni storiche, relative a tecniche di volo e veivoli antichi, con The Lakes Flying Company, in occasione di una manifestazione che ha avuto luogo in Inghilterra, presso il lago naturale più grande del Paese, venerdì 12 maggio, a ricordare il primo volo di un ‘water-bird’, avvenuto il 25 novembre 1911, fuori dall’hangar di Hill of Oaks, per volere di Edward Wakefield. Ed ancora, tra tutte le iniziative, che da molti anni portano Aero Club Como ad avere una grande visibilità all’estero, vi è la partecipazione a Aero 2023 a Friedrichshafen (19 – 22 aprile 2023), con uno stand che in quest’edizione ha accolto migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo, interessate a volare sul Lago di Como: appassionati, piloti già esperti, o futuri allievi.
Anche nel 2022 e 2023 non sono mancate le missioni presso la Malta Seaplanes Association, o la Seaplane Regatta MontAdria, o partecipazioni a manifestazioni e raduni internazionali, dedicati all’idrovolantistica. “Molteplici sono le iniziative che vedono Aero Club Como impegnato a promulgare la cultura del volo idro, su moltissimi fronti esteri, non solo in Europa- dice Guggiari – Più di 150 sono i Soci esteri, che abitualmente ritornano a volare da noi. La nostra associazione, grazie anche alla presenza di una flotta storica, originale ed in buone condizioni, con il Caproni CA100, recentemente tornato in linea, del 1933, e non in ultimo il Birddog L19, del 1961, ed altri veivoli- ora in fase di restauro- può rivelare peculiarità e professionalità significative, sia nella scuola, che per l’officina, ed ancora al front-desk e alla sezione eventi: un impegno, e sicuramente una storia, che ci rendono unici e che ci contraddistinguono ovunque andiamo. Sono molto felice che il Royal Air Squadron abbia accolto il nostro invito ed il mio auspicio è che questo sia il primo di altri momenti di condivisione con loro.”