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Troppo buono per essere buttato: anche a Como c’è l’App dei guerrieri “anti-spreco”

Dopo aver preso il via a Milano, dove hanno aderito anche catene di ristoranti biologici e il punto vendita Eataly Smeraldo, la rete antispreco di Too Good to Go sbarca anche a Como con la sua idea, semplice e rivoluzionaria, di unire commercianti e clienti in nome della lotta allo spreco alimentare.

In pochi mesi, già una ventina di negozi del centro storico (tra cui anche la catena Carrefour) sono entrati a far parte di questa rete di “waste warriors” che, armati solo del proprio cellulare, cercano di evitare che tonnellate di cibo ancora buono finiscano in pattumiera.

E se alla coscienza pulita uniamo anche un considerevole risparmio economico, è facile intuire cosa possa spingere una persona qualsiasi a cliccare sulla Magic Box della pizzeria preferita per aggiudicarsi una cena pagandola il 30% del suo valore, con l’unico rischio di trovare un trancio di Margherita invece dell’amatissima salsiccia e friarielli.

Si può sopravvivere.

Ma cosa spinge un negoziante ad aderire a questa idea, considerato che tra sconto al cliente e percentuale da riconoscere al gestore della app, il guadagno è pressoché nullo?

“In effetti è decisamente più importante il valore del gesto che il ritorno economico – commenta Lorenzo del Vittoria Bistrot a due passi da Porta Torre – abbiamo aderito da poco mettendo a disposizione tre Mistery Box con quello che resta invenduto, come la zuppa di cipolle e la cheese cake che una signora normalissima si è portata a casa l’altra sera”.

La “normalità” dei clienti è uno degli aspetti che ha sorpreso anche Annamaria e Gianluca che, tra cannoli, pizza e arancini, tengono alto il nome di Sapori del Sud, in viale Lecco: “Già da tempo cercavamo il modo di dare a persone in difficoltà il cibo invenduto e questa app ci era sembrata un ottimo sistema – raccontano – ma in realtà vediamo arrivare persone di tutti i tipi, anche clienti abituali. E il bello è che ora non buttiamo via più nulla”.

TOO GOOD TO GO – QUI 

“E’ capitato che nella Mistery Box mettessimo qualche prodotto non in scadenza, pur di accontentare il cliente – spiega William, titolare della catena di gelaterie e pasticcerie Sottozero – per noi è anche un modo per farci conoscere, per far capire al cliente che qui trova prodotti sempre freschissimi”, come quelli che serve Fatima nel punto vendita di via Cesare Cantù, che ha aderito da pochissimi giorni all’iniziativa.

Una pubblicità che forse non serve neppure ad Agostino Donnarumma che, con la sua notissima pizzeria al trancio in via Diaz, ha aderito da un mese circa alla app: “Normalmente abbiamo pochissimi avanzi ma è un peccato buttare il cibo ancora fresco e metto via volentieri quello che riesco. I clienti mi fanno i complimenti ma è un piccolo gesto, niente di straordinario”.

Una catena di piccoli gesti che però possono davvero cambiare molte cose.

Buona battaglia waste warriors comaschi.

ECCO L’ELENCO DEI 20 PIONIERI COMASCHI CHE HANNO ADERITO

Ci siamo limitati alla convalle ma, geolocalizzandovi, potete trovarne molti altri.

Carrefour , Via Recchi e Viale Innocenzo XI, Carrefour Express, Via Boldoni, Caffè Maya, Via Boldoni e Via B. Luini, La Torteria, Via Vitani, Pasticceria Mignon on the Lake, Piazza Mazzini, Pizzeria Donnarumma, Via Diaz, Pasticceria La Vecchia Como, Via Lambertenghi, Tigella Bella, Via Natta Instant Coffe, Via Natta, Pasticceria Arte Dolce Lyceum, Via C. Cantù, Gelateria Sottozero, Via C. Cantù, Piadineria Innominato, Via Giovio.

LA STORIA DI TOO GOOD TO GO E COME FUNZIONA

Too Good To Go, ovvero “Troppo buono per essere buttato via”, la app che si propone di combattere gli sprechi alimentari, è arrivata anche in Italia.

Nata in Danimarca nel 2015, in soli 4 anni si è diffusa in 10 Paesi in Europa e conta oggi oltre 8 milioni di “waste warrior”, persone che, con un semplice click sul proprio cellulare, ad oggi hanno contribuito a salvare oltre 11 milioni di pasti in tutta Europa (2 milioni solo in Italia) che, altrimenti, sarebbero stati gettati via con uno spreco enorme dal punto di vista economico (oltre 15 miliardi l’anno solo in Italia) e ambientale poiché qualsiasi rifiuto, per essere distrutto, produce una considerevole quantità di Co2, il famigerato gas serra, senza considerare le risorse necessarie alla sua produzione.

Ma come funziona questa app? Ristoratori e commercianti iscritti mettono a disposizione fin dal mattino, a un prezzo pari a circa 1/3 di quello di listino, un numero prefissato di Magic Box contenenti una selezione a sorpresa di prodotti freschi rimasti invenduti a fine giornata e impossibili da rivendere il giorno successivo.

I clienti, geolocalizzandosi, possono scegliere sul cellulare il negozio preferito più vicino a loro e prenotare la propria box pagandola direttamente tramite app per poi passare a ritirarla in una fascia oraria prestabilita.

Un meccanismo semplicissimo che mette in comunicazione consumatori e commercianti per il bene del pianeta e, perché no, anche del portafogli.

L’articolo che hai appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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