Se avete in programma spostamenti in auto nel prossimo fine settimana pasquale del 2025, armatevi di pazienza e prestate massima attenzione alle giornate da bollino rosso. L’avvicinarsi delle festività pasquali, con i tradizionali spostamenti di massa e l’arrivo di numerosi turisti diretti verso il Lago di Como e le sue bellezze, promette di trasformare strade e autostrade in vere e proprie trappole di traffico e rallentamenti.
Se lungo le rive del lago, la statale Regina è ormai da diversi fine settimana il teatro di lunghe code e comprensibili proteste da parte dei residenti e dei pendolari, proprio in queste ore è iniziato il periodo di ferie per molti cittadini svizzeri, tradizionalmente attratti dalle mete turistiche italiane, che si sono già messi in viaggio in direzione del nostro Paese. Come spesso accade in concomitanza con i periodi di maggiore afflusso turistico, il tratto conclusivo dell’autostrada svizzera A2, che conduce direttamente al confine italo-svizzero, sarà uno dei punti nevralgici da monitorare attentamente per la formazione di code e rallentamenti significativi. Questi disagi, inevitabilmente, si ripercuoteranno a cascata anche sul traffico cittadino di Como e lungo tutta la sponda del lago.
Il primo avvertimento sulle criticità del traffico per il weekend pasquale è giunto già nelle scorse settimane dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) svizzero: lunghe code e disagi erano stati preventivamente annunciati in concomitanza con le festività, con un incremento del flusso veicolare previsto a partire da mercoledì 16 aprile 2025.
Secondo le previsioni dell’Ustra, il primo aumento significativo del traffico “è previsto a partire da mercoledì pomeriggio”, con un’intensificazione progressiva nelle ore successive. “Al più tardi a mezzogiorno di giovedì si svilupperanno ulteriori code in direzione sud, che raggiungeranno il proprio picco tra le ore 16 e le 20”. Tuttavia, le colonne più intense e i maggiori disagi “sono attesi per l’intera giornata di venerdì”, con una situazione che tenderà a normalizzarsi solo a partire dalle ore 18:00.
A queste previsioni si aggiungono le raccomandazioni del Touring Club Svizzero (Tcs), che avverte: “I viaggiatori diretti in Italia devono prevedere tempi di attesa significativi al valico di frontiera di Chiasso-Brogeda”. Proprio per questo motivo, l’invito rivolto a chi è diretto verso sud, in particolare verso l’Italia attraverso il San Gottardo, è di “arrivare al portale nord del tunnel prima delle ore 8:00 del mattino o dopo le ore 22:00 della sera” per cercare di evitare le fasce orarie di maggiore congestione.
“Le colonne di auto più lunghe”, spiega in una nota, “sono attese il Venerdì Santo (portale Nord) e il Lunedì di Pasqua (portale Sud). Alternative al San Gottardo sono la strada del San Bernardino, la galleria del Gran San Bernardo, il traforo del Monte Bianco o i treni auto del Lötschberg o del Sempione. Tuttavia, anche per queste modalità di traversata alpina si prevedono tempi di attesa nel periodo pasquale”. Tuttavia, prevista, “a causa delle diverse ondate di spostamenti, non si prevedono picchi massimi in termini di lunghezza delle code”.
E qui il Tcs ricorda la colonna record registrata al San Gottardo nel 1998, quando il serpentone di auto raggiunge i 25 chilometri.