La vocazione turistica di Como è ormai ben consolidata. I numeri di presenze e l’incremento di posti letto certificata anno dopo anno (i numeri). Ulteriore elemento che testimonia il successo del Lario, sono purtroppo i problemi legati alla complessa viabilità lungo il lago.
Decisivo allora vedere come tutto ciò si traduca in denaro contante speso sul territorio. L’ultima valutazione, eseguita dalla Banca d’Italia nel 2021 – e parte della relazione elaborata dall’Ufficio Studi e Statistiche della Camera di Commercio di Como e Lecco, e relativa solo ai turisti stranieri, decisamente la parte più consistente degli amanti del Lario, parla chiaro: nel 2021, anche se in realtà il dato potrebbe ben essere concentrato per l’80% nei tre mesi estivi, gli stranieri hanno speso in provincia di Como la bellezza di 629 milioni di euro, sono 62 quelli relativi alla provincia di Lecco.
Un dato che moostra una ripresa rispetto al 2020 segnato dalla pandemia con una cifra di 400 milioni. Mentre nel 2019 Como faceva segnare ben 1miliardo e 200 milioni di euro e nel 2018, 902 milioni. Il dato – riferito alle singole province – registra così , dopo un biennio 2018-2019 in espansione e un netto calo delle spese 2020 (per motivi facilmente intuibili), un ritorno su livelli in linea con quelli pre-pandemici, anche se non ancora analoghi: la variazione rispetto al 2020 per la provincia di Como è pari a +65%. Sulla base dei valori assoluti, la spesa turistica straniera si è concentrata, sempre nel 2021, per il 91% a Como e per il 9% a Lecco. Ovviamente i dati 2022 e 23 quando disponibili racconteranno la crescita esplosiva di questo biennio.
