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Turisti stranieri e shopping di lusso, controffensiva svizzera: negozi aperti la domenica, Lugano inclusa

La Svizzera tenta la controffensiva sullo shopping (in particolare di lusso) per intrattenere i turisti stranieri ed evitare le ‘scappatine’ altrove, magari a Como o Milano. E una delle chiavi per rendere più attrattive le città della Confederazione e competere meglio con negozi e boutique italiani è ritenuta l’apertura domenicale nelle grandi città elvetiche. Questa possibilità (ricordiamo che ora in Svizzera la domenica i negozi restano chiusi, salvo deroghe ad hoc) è prevista nel progetto inviato in consultazione ai Cantoni dal 23 novembre e fino all’8 marzo da parte del Consiglio federale, su richiesta di Svizzera Turismo e dei suoi partner. Per stare vicini a Como, Lugano è inclusa nell’elenco di città preso in considerazione.

L’obiettivo di Berna, in sostanza, è far sì che i negozi svizzeri rispondano alle esigenze del turismo internazionale, offrendo una certa gamma di prodotti con un occhio di riguardo a quelli di lusso. Secondo il progetto, sono particolarmente interessate le attività il cui fatturato è generato soprattutto da viaggiatori facoltosi.

Sono stati fissati alcuni criteri per ampliare le aperture domenicali in Svizzera. Le aree o i quartieri presi in considerazione dal progetto devono trovarsi in città con almeno 60mila abitanti che possono vantare almeno il 50% dei pernottamenti a opera di clientela straniera. Attualmente, sette località – Zurigo, Ginevra, Lucerna, Basilea, Losanna, Berna e Lugano – soddisfano questo criterio.

I Cantoni, stando al progetto, devono indicare i quartieri interessati che, a loro volta, devono offrire un’ampia gamma di alloggi e servizi culturali e gastronomici raggiungibili a piedi. I lavoratori devono ricevere indennità per il lavoro domenicale che vanno oltre i requisiti di legge. Nelle regioni turistiche, soprattutto in montagna, gli esercizi commerciali che si rivolgono alle esigenze specifiche dei turisti possono già far lavorare, senza autorizzazione, il personale addetto la domenica durante la stagione di maggiore affluenza. L’8 marzo prossimo si saprà cosa ne pensano i Cantoni. Poi potrebbe aprirsi la via formale alla novità.

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