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Variante da 390 milioni sul Lago di Como, c’è chi la vede come Fantozzi: “È una boiata pazzesca”

Mentre il cantiere arranca – per non dire che è praticamente fermo da mesi – e si attendono sviluppi, sulla Variante della Tremezzina, la maxi opera da circa 390 milioni di euro che grazie allo sviluppo per gran parte in tunnel dovrebbe togliere il traffico soffocante dal centro dei paesi, arriva una presa di posizione decisamente fuori dal coro.

Infatti, mentre i sindaci della sponda occidentale del Lago di Como protestano per il blocco e chiedono a gran voce la ripresa del cantiere, così come le associazioni di categoria e la pressoché totalità della politica totale, Rifondazione Comunista, in una nota ufficiale, cita Fantozzi nella famosa scena della ribellione al cineforum e afferma che “la Variante della Tremezzina è una boiata pazzesca”. Di seguito, la nota.

Noi di Rifondazione Comunista siamo da sempre contrari a questa grande opera, ma abbiamo peccato di ottimismo, non prevedendo tutti i guai che sarebbero poi arrivati.

Circa sei anni fa (era il 19 aprile 2019) NON ERAVAMO NEL CORO degli esponenti politici locali (PD, Lega, FdI) che litigavano per prendersi il merito del progetto delle gallerie.

Ritenevamo (e riteniamo tutt’ora) che quest’opera:

1) È inutile per evitare ingorghi (sarebbe molto meglio trasportare merci e turisti via lago e rilanciare il trasporto pubblico anche via terra, invece di richiamare altre auto con nuove strade e nuovi parcheggi, e si potrebbe consentire le auto ai soli residenti)

2) È dannosa per le condizioni di vita delle persone residenti e devasta i paesaggi del lago occupati per lunghi anni dai cantieri

3) È pericolosa per l’ambiente: dove si portano le centinaia di migliaia di metri cubi di materiale scavato per fare le gallerie che, lo abbiamo scoperto dopo, non sono solo ingombranti, ma – intrise di idrocarburi e di arsenico – addirittura tossiche e velenose? Se li terrebbero in giardino il ministro delle infrastrutture e trasporti o i suoi fedeli portavoce leghisti? Oppure li porterebbero in qualche ‘terra dei fuochi’ come è successo in passato? O all’estero, in Albania, con una bella convenzione tipo quella che respinge gli indesiderati migranti?

Da un anno si parla di costi fuori controllo proprio a causa dello smaltimento dei materiali di scavo e i lavori sono bloccati. Per fortuna.

Alla lunga schiera di sostenitori e ideatori della variante Tremezzina, ai parlamentari del PD, della Lega, di FdI, agli ultras delle associazioni dei prenditori, ai comuni e ai cittadini favorevoli diciamo: ripensateci, finché siete in tempo, rinunciate a questo progetto.

Pensate con uno sguardo lungimirante; non considerate solo gli elettori e i soldi di oggi.

Pensate ai vostri nipoti: se rinuncerete a questo sciagurato progetto, se penserete per loro un futuro libero dalla obbligatoria dipendenza dalle automobili private, se difenderete la bellezza unica di un paesaggio invece di asfaltarlo, se eviterete di spargere porcherie per l’Italia, ve ne saranno eternamente grati, perché avrete migliorato la loro e la vostra vita.

Se utilizzerete tutti i soldi della variante Tremezzina per prevenire il dissesto e lo spopolamento delle nostre montagne, passerete alla storia come grandi uomini e donne di governo.

Pensateci, almeno. Non è così difficile.

Partito della Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea

Giovani Comunisti/e Como

Osservatorio urbanistico di Unione Popolare territorio comasco

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