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Variante della Tremezzina, Butti: “Chiusura della Regina in inverno, la Navigazione aumenti le corse. Serve unità del territorio”

“Sulla delicata questione riguardante la variante della Tremezzina occorre essere chiari e trasparenti con i residenti, gli operatori turistici, i turisti e i pendolari. La chiusura per quattro mesi della Statale Regina al traffico veicolare dovrà essere studiata nei minimi particolari per recare meno disturbo possibile”.

Così oggi il deputato lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti. In testa alle questioni la chiusura della Regina durante il cantiere.

“Atteso che la variante della Tremezzina la vogliamo tutti e tutti vi abbiamo lavorato alacremente – dice Butti –  appare necessario puntualizzare un paio di cose. Innanzitutto il periodo di chiusura, a suo tempo ventilato con gli stakeholder, dovrà essere quello invernale e su questo Anas, estremamente proattiva sulla materia, aveva già a suo tempo manifestato consenso”.

Il secondo tema è la disponibilità spiega il deputato “a fronte di un equo indennizzo, della Navigazione dei Laghi ad aumentare le corse di servizio pubblico, ivi comprese quelle del traghetto da e per Bellagio. Su questo secondo tema ho provveduto a sensibilizzare il competente ministero, dal quale dipende la Gestione Governativa Navigazione Laghi, affinché disponga quanto necessario per rafforzare il servizio. Ovviamente la disponibilità a operare in questa direzione esiste. Qualche problema verte, invece, sul reperimento delle risorse necessarie a sostenere il servizio supplementare. Qualche tempo fa sulla Gardesana, in una situazione abbastanza simile, furono i Comuni ad accollarsi le spese. In questo caso è impossibile pretendere la stessa cosa. Quindi in Parlamento presenterò emendamenti ai decreti in arrivo per reperire le risorse, ma è indispensabile che il Presidente di Regione Lombardia Fontana, sempre sensibile si temi locali, e la sua Giunta si rendano disponibili all’erogazione di un congruo contributo straordinario e temporaneo per garantire il servizio”.

Da Butti infine, sul tema, un appello all’unità del territori: “Occorre che Comuni e Provincia sollevino ufficialmente e rapidamente il caso. Su questi temi apprezzo molto anche il ruolo esercitato dal prefetto di Como che conferisce alle richieste del territorio una veste istituzionale importante. Il potenziamento del trasporto lacuale è indispensabile non solo per velocizzare gli spostamenti ma soprattuto per evitare alla Valle d’Intelvi anche il supplizio di assorbire, come percorso viario alternativo, il traffico da Como e per Como. Ricordo infatti che, dopo il sopralluogo da me organizzato a CentroValle, (cava ex Citrini, Castiglione d’Intelvi) alla presenza del sindaco Pozzi, dell’ingegner Luongo dell’Anas, del presidente della Provincia Bongiasca e l’impresa, stiamo cercando di alleviare le ricadute negative sulla Valle d’Intelvi anche per quanto concerne il deposito e la lavorazione dello smarino proveniente dagli scavi del prossimo cantiere”.

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