“Massimo rispetto per tutti, ma le esternazioni di qualche ambientalista non meritano certo maggiore considerazione rispetto alle esigenze del restante 99% dei cittadini comaschi”.
Risponde così Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale della Lombardia, al comunicato stampa divulgato da Italia Nostra Como, Chiave di Volta, La Cruna del Lago,Territori Natura Arte Cultura e Legambiente Como (qui i dettagli) per protestare sul progetto definitivo sulla Variante Tramezzina. Le associazioni chiedono a gran voce la realizzazione dell’intera opera in galleria naturale ma è secca la risposta di Fermi.
“La posizione espressa da alcune associazioni ambientaliste locali che chiedono di rivedere il progetto della Variante della Tremezzina è assolutamente strumentale e fuori luogo, e giunge peraltro fuori tempo massimo – prosegue Fermi – cercare oggi di rimettere in discussione il progetto significa solo volere impedire la realizzazione di un’opera che tutto il territorio attende ormai da troppo tempo e di cui se ne avverte sempre più l’imprescindibile necessità. Per cui niente ripensamenti, Regione Lombardia ha sempre creduto e investito fortemente su quest’opera, al punto da aver assicurato da subito la copertura di un terzo delle spese mettendo a disposizione 110 milioni di euro. Anas ha già affidato il progetto esecutivo ed entro fine anno è prevista la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori, pena la perdita dei 210 milioni di euro del decreto Sblocca Italia. Ora concentriamo i nostri sforzi finalizzandoli a far sì che tempi e impegni siano rispettati e, qualora dovesse rendersi necessario, a far sì che i termini del decreto siano prorogati da parte del Governo”.
4 Commenti
Il lago ha già atteso troppo tempo per questa importante opera visto e considerato che,a differenza della sponda lecchese (variante in galleria Colico-Lecco,ferrovia e strada litoranea)la sponda occidentale comasca ha solo la strada Regina, causa di perenni rallentamenti dovuti a code per incidenti e per essere intasata da mezzi pesanti che rendono difficoltosa la percorrenza,soprattutto durante la stagione turistica che fortunatamente ormai si allunga sino a novembre.Iniziare questa opera senza attendere neanche un secondo in più.
Gentile Leopold Bloom, il problema sta proprio nel modo in cui Anas vuole realizzare l’8% fuori dalla galleria. Provi a documentarsi un pochino prima di formulare le sue sommarie conclusioni.
ambientalisti o ignoranti? Perché è ben più grave per l’ambiente l’inquinamento dell’aria massimo quotidiano che si regista sulla Regina. Fermo restando che il 92% della variante è in galleria viene da pensare a malafede o stupidità.
Avanti senza indecisioni. Ricordo che si dicevano le stesse cose negli anni 60 quando si doveva costruire il tratto di autostrada da Grandate a Ponte Chiasso e negli anni 70 per la Lecco Colico ma, come si è visto, non è crollato il mondo.